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giovedì 20 novembre 2008

«La violenza? Solo singoli episodi»

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 20 NOVEMBRE 2008

































 
«La violenza? Solo singoli episodi»
 
Tommasini: non deve essere un tema di ordine pubblico
 
Dibattito in consiglio sulla rissa in via Noldin con due pensionati
 
BRUNO CANALI




 LAIVES. «La questione giovanile non si può affrontare solo come un problema di ordine pubblico». Lo ha affermato Christian Tommasini, assessore alla cultura e ai giovani, che durante il suo ultimo intervento in consiglio comunale ha replicato a una mozione presentata dal gruppo di An-Pdl per un episodio di cronaca avvenuto davanti ad una pizzeria in via Noldin.

 L’episodio in questione riguardava due pensionati che - scesi in strada per reclamare la fine degli schiamazzi notturni - erano stati coinvolti in una rissa. Una vicenda che aveva portato a chiedersi se in città esistevano altre situazioni di questo genere da risolvere con i dovuti strumenti. «Sicuramente anche a Laives ci sono forme di disagio giovanile - ha spiegato Tommasini - ma non si possono affrontare solo come un problema di ordine pubblico. Questo darebbe una immagine distorta dei giovani. Sul territorio comunale esistono 4 centri giovanili uniti da una rete che è all’avanguardia a livello provinciale, tant’è che anche l’Università di Bressanone ha deciso di approfondire la ricerca sul modello educativo di Laives». Tommasini ha poi aggiunto che occorrerà allestire anche a Laives la consulta giovanile con il coinvolgimento delle famiglie: «Come sta facendo il centro giovanile Fly che si rivolge ai ragazzi di lingua tedesca, dove i genitori vengono partecipano alla gestione del centro». I presentatori della mozione avevano anche auspicato che la Provincia imponesse alle scuole più ore di educazione civica. Anche in questo caso è stato sottolineato che nei programmi formativi degli istituti sono già previsti interventi del genere. «I centri giovanili - ha concluso Tommasini - grazie al lavoro di rete si scambiano esperienze e sono a stretto contatto con eventuali situazioni di disagio. Finora, anche dai rapporti delle forze dell’ordine, non risulta che qui esista un problema di ordine pubblico causato dai comportamenti dei nostri giovani. Gli episodi, come quello della scorsa estate in via Noldin, rimangono tali. Spero che in futuro l’amministrazione comunale di Laives continuerà ad incentivare gli spazi di aggregazione».





Bullismo, violenza, vandalismi riempono spesso le pagine dei giornali, ma ridurre il disagio giovanile a un problema di polizia non ci convince. Questo tipo di comportamenti sono infatti troppo spesso la cartina di tornasole di problemi più generali che ci interrogano sulla società in cui viviamo e che abbiamo costruito e sui modelli che offriamo ai nostri figli.


Individualismo, egoismo, competizione sfrenata, sopraffazione sono le parole d'ordine per avere successo mentre la solidarietà e il rispetto reciproco, spesso sono  oggetto di dileggio.





Se poi le soluzioni proposte si riducono ad una maggiore presenza delle forze dell'ordine e ad auspicare il recepimento di una controriforma della scuola che pensa di restituirle dignità attraverso la reintroduzione del voto in condotta e del grembiulino, confondendo autorevolezza con autoritarismo, non potevamo che respingere la mozione, la quale, tra l'altro non prevedeva nemmeno il coinvolgimento dei diretti interessati: i giovani.



Rifondazione Comunista - Laives

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