LORENA PALANGA |
BRONZOLO. Nonostante il «no» del Comune all’impianto per i fanghi, è proseguita ieri (e continuerà oggi) davanti al municipio la raccolta di firme promossa dal gruppo di abitanti. La petizione ha già registrato oltre 730 adesioni. Non tutti però hanno accolto con favore la bocciatura del progetto, che potrebbe portare ad un aumento delle tariffe. Lo sostiene, in una lunga nota, Maurizio Albrigo segretario provinciale della Femca Sgb/Cisl. «Non volendo certo criticare la decisione della giunta comunale che ha definitivamente sepolto il progetto e pur rispettando l’impegno del comitato civico - scrive Albrigo - siamo convinti che non mettere in funzione un simile impianto avrà inevitabilmente dei riflessi negativi sulle tariffe dello smaltimento acque dell’ATO2, ovvero di quella zona che parte da Bolzano e arriva fino a Salorno e che coinvolge tutto l’Oltradige. I depuratori dell’ATO 2 (i principali sono quelli di Bolzano, Bronzolo, Termeno, Cortaccia, Salorno) oggi producono circa 35 mila tonnellate di fanghi che devono essere smaltiti da aziende competenti ed autorizzate nella gestione di questi rifiuti speciali con dei costi destinati ad aumentare. Questa operazione quindi - continua il sindacalista - richiederà per Ecocenter, gestore degli impianti dell’ATO 2, un esborso maggiore pari ad oltre 1 milione di euro annuo, ovvero il 10% dell’intero costo di depurazione che in un solo anno ammonta a circa 11 milioni di euro». All’aumento dei costi di smaltimento, Maurizio Albrigo aggiunge anche la questione dell’aumento del costo dell’energia, pari al 40%. «Nonostante il costo di gestione sia aumentato per effetto dell’aumento dell’energia - si legge nella nota - le tariffe dello smaltimento acque non hanno subìto un’aumento considerevole negli ultimi tre anni. Dobbiamo però essere consapevoli che ora non ci sono più margini per ritoccare l’efficienza e l’efficacia del servizio, tale da poter mantenere “ingessate” le tariffe. Solo la costruzione di un essiccatore avrebbe contribuito al mantenimento delle tariffe. Insomma, visto l’aumento costo di gestione dei fanghi, che raggiungerà la considerevole somma per l’ATO2 di oltre 2 milione di euro per l’anno 2008/09, le tariffe aumenteranno del 15-20%. In media da 37 centesimi a metro cubo si passerà a 44,5 centesimi. Soltanto mettendo in funzione l’essicatore dei fanghi - conclude quindi Albrigo - le tariffe possono essere contenute e l’aumento per l’ATO2 (interessa gli abitanti da Bolzano a Salorno compreso l’Oltradige), ammonterebbe a circa il 2-3% annuo, passando da una media di 37 centesimi a circa 37,7 al metro cubo». Nella nota, inoltre, la Femca SgbCisl ricorda i vantaggi riservati ai residenti del Comune che ospiterebbe l’impianto. «I cittadini che ospitano sul proprio territorio questi impianti - continua Albrigo - ottengono uno sconto tariffario nonché un indennizzo detto “premio” che, per l’essiccatore, ammonta a 100 mila euro annui e per il depuratore a 25 mila. Presa la somma e suddivisa per i cittadini ad esempio di Bronzolo, il risultato porta a oltre 40 euro a cittadino, che corrisponde a non pagare lo smaltimento sia delle acque che in parte dei rifiuti». Inesistenti, sempre secondo il sindacalista, infine, i rischi per la salute dei cittadini: «Un impianto di simili dimensioni e collocato in un sito esterno all’ambiente abitativo, non toccherebbe la salute dei residenti - conclude Albrigo - visto che le emissioni di agenti inquinanti sono ridottissime, sotto il 10% dei limiti di legge, e la più rilevante, la diossina, non è presente dato che la combustione non è composta da componenti che la producono». Il sindacalista, nella sua lunga nota, fa anche una serie di confronti con altri impianti ed altre realtà regionali italiane. Avremo modo di approfondire il discorso visto che di fanghi si parlerà ancora e fatalmente a lungo. |
sabato 22 novembre 2008
BRONZOLO. Nonostante il «no» del Comune all’impianto per i fanghi, ...
DOMENICA, 23 NOVEMBRE 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento