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martedì 4 novembre 2008

Piscina ampliata? No, costi eccessivi

ALTO Adige - MARTEDÌ, 04 NOVEMBRE 2008



























 
di Bruno Canali
 
Il sindaco: «Ipotesi valutata ma impegnativi anche gli interventi»
 
Impianto natatorio coperto le 4 corsie non sono sufficienti per soddisfare tutte le esigenze


 LAIVES. Per ristrutturare da cima a fondo il palazzetto dello sport comunale è pronto un progetto dell’ingegner Noselli, che prevede una spesa di poco superiore ai 4 milioni di euro. Praticamente verrà rivisto tutto quanto, tranne che la piscina coperta, fatti salvi i servizi annessi. Questo è stato rilevato in consiglio comunale da qualche rappresentante dell’opposizione. La giunta ha risposto: «Non è possibile ampliare la piscina coperta se non a prezzo di un impegno molto rilevante». La piscina coperta, dove si allenava anche Sara Parise, è rimasta quella di sempre.

 La vasca è di 25 metri con quattro corsie in cui gli agonisti devono convivere chi nuota per diletto o partecipa ai corsi. I consiglieri, dopo aver evidenziato la situazione, hanno proposto che la giunta farebbe meglio a pensare all’ampliamento della piscina coperta piuttosto che al velodromo in zona Galizia. «Abbiamo valutato anche questa opportunità - dice il sindaco Polonioli - che però si è rivelata impraticabile. Il lato verso il quale dovrebbe avvenire l’ampliamento è quello in direzione est (verso il giardino pubblico a monte della zona scolastica) ma si tratterebbe di un’operazione tecnicamente complessa ed economicamente molto onerosa perché i tecnici ci hanno spiegato che si tratterebbe di stravolgere del tutto la stessa struttura portante del palazzetto dello sport comunale».

 Di ampliamento della piscina coperta si era parlato in passato, proprio sull’onda dei successi agonistici che una giovanissima Sara Parise stava conquistando nel nuoto. Era il 1996 e durante una serata - cui prese parte pure il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder - venne presentata una «Strategia di intervento sulla piscina coperta» elaborata dallo studio Arch di cui facevano parte gli architetti Enrico De Dominicis, Norbert Dalsass e Walter Colombi. Il committente era la società sportiva Ssv Leifers, dove Sara Parise allora militava. L’idea presentata dagli architetti era proprio un ampliamento verso est, “invadendo” il giardinetto pubblico. Tutti allora manifestarono curiosità ed interesse verso questa ipotesi di ampliamento dell’impianto natatorio comunale, compreso Durnwalder. In seguito l’idea è tramontata, probabilmente non per le difficoltà tecniche, bensì per quelle finanziarie, come succede spesso con i lavori pubblici comunali.






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