| Pagati per i bidoni familiari ma poi il sistema è cambiato |
| BRUNO CANALI |
| LAIVES. Il servizio di raccolta e asporto rifiuti era ancora gestito direttamente dal Comune quando vennero distribuiti i bidoncini familiari che si potevano anche chiudere a chiave per evitare di trovarsi le immondizie di altri. Il costo del lucchetto era stato di 16 euro, poi al Comune è subentrata la Seab e quel sistema è stato accantonato. Senza rimborsi per chi aveva pagato. La Seab ha introdotto infatti le isole interrate in diversi quartieri e con loro anche la distribuzione delle tessere personalizzate per accedervi e gettare i rifiuti. «È stato così anche per chi abita in via Damiano Chiesa - spiega uno dei residenti - e anch’io ho ricevuto regolarmente la tessera personale per accedere all’isola più vicina, così come mi era stato indicato anche con lettera dalla Seab. A quel punto il bidoncino personalizzato non serviva più e così mi sono recato all’ufficio che la Seab ha in municipio a Laives per chiedere come funzionava con i 16 euro che avevo pagato per il lucchetto. Mi hanno risposto che quella era una questione riguardante il Comune, la Seab è subentrata dopo, sta di fatto che i 16 euro non mi sono stati restituiti». La questione è al vaglio degli uffici comunali e lo si capisce anche dalle parole dell’assessore Giorgio Zanvettor il quale vuole approfondire se quei 16 euro erano una cauzione oppure il costo del lucchetto o altro. «I 16 euro erano effettivamente una forma di cauzione che però non è mai stata definita meglio - aggiunge il capo dell’ufficio servizi del Comune, Gianluca Nettis - ma è evidente che di fronte a questa situazione bisognerà trovare una regolamentazione». Secondo il cittadino che ha sollevato questo problema, si potrebbe trovare una soluzione distribuendo in cambio una seconda tessera per accedere alle isole di raccolta, visto che un duplicato in caso di smarrimento costa 10 euro. Ma per farlo dovrebbero accordarsi Comune e Seab. |
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