ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 16 DICEMBRE 2008
La giunta replica alle critiche dopo l’ok al progetto di trasformazione. Ceol: «Bisognava intervenire 10 anni fa» |
LAIVES. In merito al dibattito innescato dal via libera della commissione urbanistica al progetto di trasformazione in area abitativa del verde Visintin, uno degli aspetti che viene sottolineato in giunta comunale è che questa indicazione è arrivata senza alcun voto contrario in commissione. Quanto alle critiche che subito si sono levate anche da rappresentanti di partiti della coalizione di maggioranza (vedi quelle di Mario Martinelli, Svp e presidente dell’Associazione turistica), l’opinione che prevale si riassume con le parole del consigliere socialista Roberto Ceol: «Il treno è stato perso ancora una decina di anni fa per la zona Visintin e oggi oramai si parla dell’ultimo residuo rimasto». In effetti - come ricorda Ceol - almeno una decina di anni orsono si parlò di futuro dell’intera zona Visintin, incassata proprio al centro della città. Allora era verde agricolo ma si decise di concedere ai proprietari di una parte, di trasformarla in zona abitativa e lì sono state costruite alcune cooperative in questi ultimi anni, assieme ad edilizia privata. «È superato parlare oggi di verde pubblico per i tremila metri che rimangono alle spalle del municipio - continua Ceol - e del resto, il costo di un eventuale esproprio da parte del Comune sarebbe esorbitante». Stando ai prezzi correnti a Laives, un terreno edificabile non vale oggi meno di 5-600 euro al metro quadrato e sono queste le cifre che bisognerebbe sborsare anche se si vuole fare del vigneto Visintin un verde pubblico. Come detto, il Comune non potrebbe assolutamente concedersi oggi un lusso del genere data la difficile situazione economica. Insomma, bisognava semmai intervenire prima. Ricorda ancora Roberto Ceol: «Sono almeno tre anni che stiamo promettendo al proprietario di quelle vigne che avremmo fatto la variazione urbanistica richiesta, cosa che solo oggi la commissione urbanistica ha avvallato». Questa scelta comunque sta creando tensioni anche all’interno della stessa Svp comunale come si capisce anche dalla dura presa di posizione di Mario Martinelli e Georg Forti, vice sindaco con delega all’urbanistica, nonché Obmann della Stella alpina locale, avrà il suo bel da fare per calmare gli animi delle varie componenti. Martinelli non ha esitato ad attaccare i contadini per come viene gestito il territorio e le sue parole sono condivise da diversi esponenti delle altre anime in seno alla Svp. (b.c.) |
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