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sabato 13 dicembre 2008

Aspiag, «ribassi per contrastare Poli»

ALTO ADIGE - SABATO, 13 DICEMBRE 2008



























 
di Massimiliano Bona
 
L’ad Klotz: «I trentini dovranno mordere nel tentativo di soffiarci quote di mercato»
 
La forte concorrenza tra i due competitor andrà a vantaggio dei consumatori


  BOLZANO. Altro che monopolio. Il gruppo Aspiag, dopo aver acquisito 10 punti vendita da Omniscom (gli altri 7 andranno a Poli), prevede per i primi mesi del 2009 «una guerra dei prezzi con il gruppo trentino, che dovrà “mordere“ con l’obiettivo di erodere parte della nostra quota di mercato». Paul Klotz, ad dell’azienda che ha chiuso il 2007 con un fatturato di 1220 milioni e prevede per il 2008 utili nell’ordine del 5%, tuttavia non è preoccupato, ma guarda oltre. La concorrenza comporterà una riduzione dei margini «ma sfrutteremo le sinergie specie per quanto attiene l’assortimento dei prodotti».

 Klotz è soddisfatto per l’affare Omniscom e dà ampie assicurazioni anche sulla sistemazione del personale della sede dell’ormai ex concorrente. L’intervista di ieri è stata utile anche per fare il punto della situazione sul nuovo centro commerciale, sulla proroga fino a marzo del piano della Grande distribuzione (non ci sono più aree), su investimenti e nuove aperture nel Nord-Est.

 Dottor Klotz, dopo l’acquisizione di 10 punti vendita Omniscom, c’è chi vi accusa di avere quasi il monopolio. Cosa ribatte?

 
«Semmai è vero il contrario. L’arrivo di Poli, che è leader a Trento (dove Aspiag è quarto alle spalle delle cooperative e di Conad), sposterà la battaglia sui prezzi. I nostri rivali dovranno “mordere“ per sottrarci quote di mercato, ma ci stiamo attrezzando per confermare la nostra leadership».

 A che punto sono le trattative con i 44 dipendenti Omniscom ancora in cerca di sistemazione?

 
«Abbiamo iniziato i colloqui, al pari di Poli, e li concluderemo nei prossimi 7/10 giorni. Come gruppo Aspiag ci faremo carico di assorbire dal 40 al 50% del personale della sede, oltre naturalmente a quello dei vari punti vendita, dove tutti sono stati confermati».

 Quali sono, all’interno di Aspiag, le opzioni possibili per i dipendenti Omniscom in stand-by?

 
«C’è la disponibilità a sistemarli in provincia, in relazione al ruolo ricoperto e al luogo di residenza. Nel nostro caso l’offerta spazia dal Centro carne di via Macello, ai 3 Interspar e ai circa 50 Eurospar».

 Come valuta l’acquisizione di 10 punti vendita Omniscom? Conta di ricavare subito degli utili?

 
«È stata un’occasione importante, che abbiamo colto al volo. Ma non possiamo tirare le somme ora su ciò che accadrà nel 2009. Opereremo con margini ridotti, ma le prospettive sono buone. Ci crediamo».

 Cosa vi ha consentito durante la crisi di operare con profitto a differenza di altri competitor?

 
«Da oltre 10 anni Aspiag è attiva in tutto il Nord-Est con linee guida abbastanza chiare: i nostri punti vendita non superano mai i 6 mila metri quadrati, ci concentriamo unicamente sul business alimentare e siamo radicati sul territorio».

 Cosa ha fatto Aspiag per venire incontro alle famiglie sul fronte prezzi?

 
«Da luglio abbiamo puntato sui primi-prezzi e introdotto la linea S-Budget, un paniere completo di articoli essenziali, che garantiscono convenienza tutelando la qualità dei prodotti».

 Cosa vi consente di tenere i prezzi più bassi?

 
«La partnership internazionale è una delle ragioni per cui i prodotti S-Budget sono convenienti: i grandi volumi prodotti assicurano un risparmio di costi, con vantaggi anche per i clienti».

 Come vanno i prodotti marchiati Despar?

 
«Bene, le vendite sono cresciute del 22%».

 Quali sono le prossime aperture in calendario?

 
«Dopo aver inaugurato un esercizio a La Villa la scorsa settimana, la prossima apriremo un punto vendita di 500 mq a Santa Cristina, in Gardena. Nel 2009 ci concentremo sulle nuove aperture in Veneto: ne sono previste almeno 8».

 In Alto Adige il piano pluriennale della Gdo è stato prorogato fino al 31 marzo 2009 e ciò significa che non ci sono aree disponibili da oltre un anno e mezzo. Questo rischia di compromettere i vostri investimenti futuri in provincia di Bolzano?

 
«Per ora miglioreremo l’esistente, ma sarebbe importante disporre del nuovo piano. Aspiag intende investire ancora in Alto Adige, ma dobbiamo avere la possibilità di farlo».

 Un’occasione potrebbe essere rappresentata dal nuovo centro commerciale previsto a Bolzano. Qual è la superficie ideale?

 
«Diciamo che se nei 30 mila metri quadrati preventivati ci sono anche i parcheggi allora la superficie non basta».

 Che caratteristiche dovrebbe avere il nuovo centro commerciale?

 
«Deve essere ben collegato a livello viabilistico, avere un equilibrio tra marchi locali e internazionali, essere invitante per i clienti al punto da diventare un luogo d’incontro e avere un numero adeguato di posti auto».

 Quale sarà l’utile del gruppo Aspiag a fine 2008?

 
«Si attesterà attorno al 14-15%, grazie anche all’assorbimento dei punti vendita della catena lombarda Pellicano acquisiti dalla Lombardini Holding. A livello provinciale aspettiamo il Natale, ma dovremmo crescere del 5%».






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