ALTO ADIGE - SABATO, 27 DICEMBRE 2008 |
Il Centro Attenzione Permanente fa una serie di proposte al Comune e sollecita un pubblico confronto |
LAIVES. Continua la discussione in merito all’utilizzo e alla gestione della nuova sala teatrale che dovrebbe essere agibile, a San Giacomo, entro il prossimo mese di gennaio. Il Centro Attenzione Permanente della frazione, in una lunga nota a firma di Lorenzo Merlini, fa una serie di proposte destinate a stimolare il dibattito in particolare per quanto riguarda la gestione della struttura. «Stabilire la programmazione delle possibili attività nella nuova struttura di San Giacomo è forse il tema più delicato da affrontare e misurare. Sicuramente ogni associazione o gruppo, ma anche il singolo individuo operante sul territorio, ha una propria idea. Ciò è corretto, ma non sufficiente, perchè è necessario un orientamento ben preciso, potremmo definirlo indirizzo programmatico dell’assessorato alla cultura e più ancora dell’intera amministrazione comunale». Partendo da queste considerazioni, il Centro Attenzione Permanente fa la prima proposta: «L’amministrazione comunale deve stabilire di stanziare nel proprio bilancio annuale una somma volta a perseguire gli obiettivi indicati e se intende avvalersi anche di partecipazioni private e di sponsor finanziari nel rispetto delle finalità della vita culturale della sala. È quindi necessario che l’amministrazione si esprima quanto prima, che dica quanto vuole impegnarsi e verso quali filoni di attività e con quali proposte intenda iniziare». Seconda proposta: «Un aspetto certamente da non trascurare e che offre legami stretti fra i diversi enti, associazioni, istituzioni nel loro operare, può essere l’istituzione di un comitato di programmazione che potrebbe svolgere funzioni significative quali: a) esaminare le proposte delle attività culturali da realizzare nella struttura e stendere un programma annuale degli impegni in armonia con gli indirizzi della giunta comunale; b) promuovere incontri con le istituzioni e con le formazioni culturali e sociali per attivare collaborazioni e la promozione di iniziative ed eventi nella sala; c) vagliare le richieste di utilizzo dei centri polivalenti esistenti per le attività da svolgersi negli stessi ed esprimere parere relativamente alla conformità della struttura ed alle finalità sociali e culturali dell’iniziativa stessa; d) vigilare sulla rispondenza tra le attività programmate e quelle realizzate; e) presentare all’amministrazione comunale, entro una certa data (inizio anno successivo), una sintetica relazione sulle attività svolte». Le proposte del Centro Attenzione Permanente vanno oltre e considerano anche ulteriori figure «che potrebbero migliorare i numerosi aspetti della vita culturale nel territorio di Laives». Ecco dunque che si potrebbe «Ipotizzare un responsabile dell’Ufficio cultura che: a) studia in collaborazione con il responsabile organizzativo il programma di ogni singola manifestazione per l’individuazione deiprovvedimenti amministrativi necessari o opportuni per la buona riuscita della manifestazione stessa; b) predispone le direttive, le proposte di deliberazione e determinazioni necessarie per la esecuzione del programma delle manifestazioni approvato dal comitato di programmazione; c) appronta la documentazione necessaria per l’inoltro delle richieste di contributo previste dalle norme. Il responsabile organizzativo potrebbe occuparsi della gestione dell’agenda delle iniziative che si svolgono nella struttura e della stesura semestrale o annuale del palinsesto delle manifestazioni da sottoporre all’approvazione del comitato di programmazione; potrebbe occuparsi della organizzazione di ogni singola manifestazione, curare le relazioni con il mondo artistico, culturale e con altri soggetti preposti ad organizzare eventi sul territorio...». Le proposte del Centro Attenzione Permanente arrivano in un momento in cui della nuova sala teatrale bisogna per forza discutere. Il dibattito è aperto e questo giornale è disponibile ad ospitarlo. (e.d.) |
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