Proteste da parte dei protezionisti Intanto il Comune cede le sue quote |
Bolzano esce dal capitale ma vuole restare nel cda Ladinser assicura: c’è l’accordo |
BOLZANO. Duecento euro. È quanto ricaverà il Comune dalla vendita della sua esigua quota azionaria - lo 0,08% - dell’Abd. Praticamente nulla, ma l’operazione permetterà alla Sta, holding dei trasporti provinciale, di arrivare a controllare il 100% dell’azienda che gestisce l’aeroporto che quindi diventerà una società “in house”, con la Provincia che potrà finanziarla tramite degli appositi contratti di servizio. Il primo è stato siglato lunedì: dalla Provincia arriverà un milione di euro. Questa sera il consiglio comunale dovrebbe ratificare la cessione della quota dello 0,08% che la città di Bolzano detiene all’interno dell’Abd. Una partecipazione minima (e minimo è anche il prezzo di vendita, circa 200 euro, il che significa che la società viene complessivamente valutata attorno ai 250 mila euro), che però ha sempre garantito al Comune un posto all’interno del consiglio di amministrazione oltre che la presenza all’assemblea dei soci. Proprio per questo l’assessore comunale ai trasporti Klaus Ladinser mette le mani avanti: «Abbiamo già parlato con la Provincia. La nostra richiesta è di mantenere il posto nel cda perché l’aeroporto ha sede sul nostro territorio ed è importante che Bolzano possa portare avanti le proprie sensibilità. La Provincia si è detta disposta ad accettare questa richiesta». Ma più che per il Comune, la cessione è importante per la Provincia. Come noto, nei mesi scorsi la Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta nei confronti degli amministratori della Sta, la holding provinciale che controlla l’aeroporto, dopo che la Provincia aveva ripianato i buchi di bilancio con una serie di aumenti di capitale. Anche per questo si è deciso di cambiare facendo diventare l’Abd una cosiddetta società “in house”. Per farlo, era necessario che la Provincia - tramite la Sta - controllasse la società al 100% e dopo la vendita delle poche quote azionarie rimaste in mano ai privati (circa il 2%) ora arriva anche la quota detenuta dal Comune. Così adesso la Provincia può stipulare dei contratti di servizio con l’Abd. E come conferma l’assessore provinciale ai trasporti Thomas Widman, lunedì la giunta ha approvato quello relativo al 2008, che prevede il versamento all’Abd di un milione di euro. La mossa non è piaciuta per nulla ai protezionisti. Il “Dachverband” in una nota critica il contributo concesso dalla Provincia: «Ancora una volta sono i soldi pubblici a coprire i buchi di bilancio dell’aeroporto, senza contare che nel suo discorso programmatico il presidente Durnwalder ha annunciato nuovi investimenti per la struttura. Ma continuare a mantenere in vita artificialmente questa struttura non è sensato». C’è però chi la pensa in maniera diametralmente opposta. In questi giorni è in visita in Alto Adige il console generale degli Stati Uniti a Milano Daniel Weygandt che ieri ha incontrato il sindaco Luigi Spagnolli. «Bolzano - ha detto Weygandt - può essere annoverata tra le realtà virtuose d’Italia, anche se forse è un po’ troppo decentrata. Le Dolomiti negli Stati Uniti sono conosciutissime, ma qui manca un aeroporto adeguato per poterle raggiungere comodamente senza dover effettuare troppi scali». Forse qualcosa cambierà nel 2009, quando la Provincia metterà in gara le tratte per Roma (quattro voli giornalieri) e Vienna (un volo al giorno) che dovrebbero garantire una maggiore raggiungibilità alla struttura bolzanina. (mi.m.) La provincia vuole dunque il totale controllo dell'ABD per poterla finanziare senza incorrere negli strali dell'Europa per infrazione alle leggi sulla concorrenza ed il comune di Bolzano non si mette di traverso, rinuncia a dire la sua e perde quel minimo di controllo che in precedenza aveva. Le rassicurazioni dell'assessore Ladinser sono aria fritta se non spiega quali siano le "sensibilità" del comune di Bolzano: in altre parole occorre sapere se è favorevole o contrario al potenziamento dell'aeroporto, all'allungamento della pista, alla costruzione dell'hangar, alla proposta di referendum avanzata dalle associazioni ambientaliste. Solo così sarebbe infatti possibile valutare l'importanza di avere un proprio rappresentante nel CdA della società aeroportuale. Quel milione di euro versato in un pozzo senza fondo poteva benissimo essere impiegato per migliorare il trasporto pubblico locale o per attenuare gli effetti della crisi che sempre più si fanno sentire anche nella nostra provincia. Rifondazione Comunista - Laives |
giovedì 18 dicembre 2008
Dalla Provincia un milione all’aeroporto
ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 18 DICEMBRE 2008
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