LAIVES. Si complica lo scenario per la sostituzione dell’assessore Christian Tommasini in giunta. Con una nota diramata ieri, i consiglieri comunali del Pd, Patrizia Simone e Alberto Alberti, ricordano che «come è prassi di qualsiasi avvicendamento delle rappresentative politiche nelle istituzioni, logica vorrebbe che avvenisse mantenendo inalterata l’espressione dei partiti che compongono la giunta. Tanto più - aggiungono - che questa composizione è stata la naturale conseguenza di un patto di coalizione stipulato a inizio legislatura».
La presa di posizione arriva dopo che nei giorni scorsi il sindaco Polonioli aveva annunciato che molto probabilmente il posto di Tommasini non andrà al Pd ma ai socialisti o all’Udc, insomma agli altri partner di coalizione, «per rafforzare la maggioranza». Un’ipotesi che evidentemente non piace all’ala «diessina» del Pd. Simone e Alberti infatti proseguono sottolineando che «a meno che non si voglia stravolgere il significato delle alleanze precedentemente stabilite», la sostituzione dell’assessore che se ne andrà dovrebbe essere fatta con uno di loro due. «Siamo noi i rappresentanti dell’anima progressista del Pd - spiegano - ma anche e specialmente di provenienza Ds, come lo è Tommasini. Sembra però che non siamo inclusi in eventuali scenari di governabilità. Ciò paleserebbe un atto di irresponsabilità politica, pensando che proprio noi due, e prima ancora Agostino Angonese, da sempre abbiamo contribuito con il nostro incondizionato e fattivo appoggio all’efficace attività della giunta. Non possono essere logiche di spartizione o minacce di crisi a stravolgere quella che fino a ieri sembrava una coalizione coesa per il bene comune. Ad ognuno le proprie responsabilità e se ne trarranno infine le conseguenze». La prima riunione sul dopo-Tommasini avrà luogo domani sera. (b.c.)
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