COMUNICATO
Martedì 10 febbraio verranno inaugurati i lavori del tratto di variante in galleria alle spalle di Laives e la prima conseguenza sarà una serie di disagi per gli abitanti di Pineta tra i quali le variazioni alla viabilità e ai collegamenti con i mezzi pubblici sia verso Laives che verso Bolzano.
Abbiamo appreso dalla stampa il piano approntato dalla SASA dal quale si evince un peggioramento complessivo del servizio che non riguarderà solo gli abitanti di Pineta.
Non siamo in grado di valutare di primo acchito se sarebbe stato possibile un piano migliore, ma di sicuro alcune perplessità sono difficili da fugare e riguardano in particolare la frequenza delle corse, la sorte degli autobus per gli scolari e le interconnessioni.
Gli interrogativi più inquietanti sono però altri: innanzitutto ci chiediamo infatti cosa facciano i rappresentanti del comune di Laives all’interno del CDA della Sasa se è vero che, come riportato dalla stampa, l’azienda sarebbe stata “informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, - e che - ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente”.
Contemporaneamente sarebbe interessante sapere se all’interno di Sasa qualcuno legga i giornali, perché del problema, forse, dovevano essere informati da lungo tempo.
Giungere in emergenza ad approntare un piano non può che portare ad errori, incongruenze e incomprensioni con l’utenza.
Può darsi che si tratti solo di un’impressione, ma sarebbe stato facile evitarla se si fosse proceduto con un’informazione preventiva e capillare, aprendosi ai suggerimenti dei cittadini organizzando, ad esempio, degli incontri pubblici.
Invece ancora una volta si cala dall’alto una soluzione studiata a tavolino che probabilmente non tiene nel debito conto le reali esigenze di lavoratori, studenti, semplici cittadini, ai quali non è stata data la possibilità di apportare il proprio contributo.
Rifondazione Comunista - Laives
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