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domenica 1 febbraio 2009

«Prezzi alti? Colpa del Mercato generale»

ALTO ADIGE - DOMENICA, 01 FEBBRAIO 2009





L’ex direttore Frei: «Vecchio e inadeguato» La Picone: «Il Comune blocca le iniziative»



«A Bolzano prezzi stellari perchè la struttura dei Piani fa scappare gli operatori»



VALERIA FRANGIPANE



BOLZANO. In città i prezzi di frutta e verdura triplicano rispetto al Mercato generale di Verona: lo rivela un’analisi del Centro consumatori. Alfred Frei, ex direttore del Mercato generale di Bolzano, rincara la dose: «Prezzi stellari perchè la struttura dei Piani fa scappare i grossisti».

«È vecchia, superata, inadeguata - riprende - ha prezzi più alti di Verona e purtroppo la politica non muove un dito. Invece che starsene con le mani in mano e pensare al centro commerciale che verrà, i nostri amministratori dovrebbero rimboccarsi le maniche, rivedere le ultime decisioni che hanno cancellato l’ipotesi di un nuovo Mercato in via Einstein e realizzare altrove un vero Centro alimentare all’ingrosso perché quello dei Piani sta morendo giorno dopo giorno». Per Frei i grossisti scappano e quelli che restano si contano sulle dita di una mano: “Frilo”, “Pardatscher”, “Orto Bolzano”, e pochissimi altri: «Ma non è così che si fa della concorrenza vera e si stimola il mercato». Alda Picone, presidente del Mercato bolzanino, difende il suo operato: «Stiamo facendo il possibile per riqualificare i magazzini, mantenere i prezzi competitivi ma certo l’infrastruttura è obsoleta e superata. Spostarla altrove, sempre in città, e rinnovarla potrebbe effettivamente fornirle una nuova spinta propulsiva». Quindi la nota dolente: «La differenza di prezzo tra il nostro Mercato e quello di Verona è solo del 20%. Sembra tanto, ma vi assicuro che non è così. Se i prezzi dell’ortofrutta in città restano comunque alti mi chiedo perchè - continua la Picone - il Comune ha bloccato e mai più ripescato l’iniziativa “Prezzi garantiti” che funzionava così bene e dava una mano concreta al consumatore. Mi piacerebbe avere una risposta. Davvero».

La Picone ha ragione.

Il tanto strombazzato “Paniere dei prezzi garantiti” con cartelli grandi così che comparivano sulle bancarelle di Piazza Erbe (con sopra stampato lo stemma del Comune) è sparito da un giorno all’altro, svanendo nel silenzio più completo. La partenza dell’iniziativa “Paniere a prezzi garantiti” annunciata dal Comune per fine gennaio 2008 si è - infatti - eclissata. Quindi una nuova strigliata al Comune ed una anche alla Provincia: «Potrebbero darci una mano invece di continuare a parlare del nuovo centro commerciale e spaventare operatori e grossisti che alla fine vanno ad investire altrove. Non sono d’accordo comunque con le stime allarmistiche di Frei perché negli ultimi tempi ci la lasciato solo “Fruma” e nessun altro». E torniamo a parlare di prezzi. Le cipolle gialle al Mercato generale di Verona costano in media 0,35 centesimi al chilo, al mercato di via Rovigo arrivano a 1,98 euro, in Piazza Erbe a 1,80, nei supermercati si trovano a 1,37 e all’hard discount a 0,82 centesimi. I kiwi (sempre della stessa categoria) fanno miracoli: a Verona costano 0,99 centesimi al chilo, in Piazza Erbe volano a 3,17, in via Rovigo si assestano sui 3,08 per crollare a 1,42 nei discount e ad 1,71 nei supermercati. A rimetterci sono, sempre e comunque, le famiglie bolzanine. «Ma vi rendete conto - scrive Frei in una lettera di denuncia - che il Ctcu non parla nemmeno dei prezzi del Mercato generale di Bolzano perché tanto non sono competitivi. Guardarli è perfettamente inutile. Purtroppo la verità è che il nostro Mercato ha esaurito la sua funzione e chiuderà presto i battenti per fare posto al nuovo centro commerciale. Rimane da chiedersi perché l’ente pubblico, una volta costatato che sulle spalle dei ceti meno abbienti è stato scaricato il lascito della più feroce speculazione finanziaria internazionale di tutti i tempi, nel campo della distribuzione alimentare osservi un rigoroso laissez-faire, in piena e inspiegabile contraddizione con tutte le iniziative per la calmierazione dei prezzi intraprese nel settore alcuni anni fa (per esempio i famosi “Prezzi garantiti”). Che il “manager dell’anno” Aspiag abbia stregato tutti? Per chiudere una proposta: trasformare le goiellerie che chiudono in negozi ortofrutticoli: cambia il prodotto, non il prezzo!».

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