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domenica 1 febbraio 2009

Contestata la gestione di Casa Bimbo

ALTO ADIGE - DOMENICA, 01 FEBBRAIO 2009



Protestano una decina di genitori che hanno i loro figli nella struttura di San Giacomo. Una lettera con accuse



Mamme e papà: «Eccessivo turn over e carenza di informazioni»



Elogio al personale Chiesto un incontro presente il sindaco




LAIVES. I genitori dei bambini che frequentano la struttura di San Giacomo, gestita dalla cooperativa Casa Bimbo, non sono contenti per come vanno le cose. In dieci, fra mamme e papa, proprio nei giorni scorsi hanno sottoscritto una lettera per manifestare «disappunto in merito ai criteri con i quali, da qualche mese, la struttura viene gestita». La sede di Casa Bimbo a San Giacomo si trova in alcuni spazi al primo piano della palazzina che ospita anche la farmacia Bertazzoni, presso il complesso Garden Village. La lettera è stata inviata anche al sindaco Polonioli.

«Non intendiamo riferirci all’encomiabile lavoro che viene svolto dal personale che opera nella struttura - chiariscono prima di tutto questi genitori - ma alla gestione portata avanti dalla direzione della cooperativa sociale». L’elenco delle cose che secondo i genitori non vanno parla dell’eccessivo turn over degli ultimi 12 mesi «Durante i quali - scrivono - la struttura ha visto alternarsi ben 7 educatrici, senza che della cosa sia mai stata data spiegazione e senza che tali cambiamenti ci venissero segnalati dato che li abbiamo scoperti a cose fatte». C’è poi l’inserimento delle nuove educatrici «Che non viene accompagnato da alcuna forma di presentazione ufficiale, ma è lasciato alla buona educazione dei singoli. Nelle ultime settimane in particolare hanno dato le dimissioni due figure molto rappresentative all’interno della struttura, molto amate dai bambini, di cui una, per di più, era anche responsabile dell’asilo». Secondo i genitori «Non siamo stati informati: la sensazione è che al personale rimasto sarebbero state date istruzioni di raccontare bugie a chi chiedeva notizie, cosa capitata alla famiglia di Sofia Savoia, alla quale, per settimane, è stato detto che la responsabile era in ferie o in malattia, mentre in realtà aveva già rassegnato le dimissioni». Secondo i genitori «La continuità educativa, come quella di individuare dei punti di riferimento, così importanti per i bambini di questa età, è evidentemente messa in crisi da una situazione di turn over del personale così elevato». Accuse anche al comportamento della cooperativa definito «inqualificabile» non solo per la mancanza di comunicazione, di per sé già grave, ma «Perché si tenta di nascondere con menzogne la realtà dei fatti a quei genitori che si sono lamentati. La risposta è stata la seguente: se non vi va bene come è gestito l’asilo potete iscrivere i vostri figli altrove». I genitori hanno chiesto un incontro con i responsabili della cooperativa Casa Bimbo, presenti il sindaco ed i funzionari comunali.




Non ci è dato conoscere quali siano le motivazioni che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi.



Ora questo, in un'economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale.




Attendiamo di conoscere quali siano le motivazioni che inducono il personale ad andarsene e la direzione a nascondere ciò che sta realmente accadendo, ma riteniamo che il comune, oltre a magnificare quanto fatto in questo campo,  debba immediatamente intervenire per fare chiarezza e assicurare un servizio efficiente, oltre che  relativamente poco costoso per le casse comunali.




Rifondazione Comunista - Laives

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