Visualizzazioni totali

lunedì 28 gennaio 2008

«Due Comuni, un’area metropolitana»

Alto Adige, 27 GENNAIO 2008


 di Mirco Marchiodi


 D’accordo gli amministratori: ambiente, traffico e servizi pubblici da gestire assieme


 Pichler Rolle: quando abbiamo collaborato i risultati sono sempre stati ottimi Ladinser: più sinergie


  BOLZANO. Piace, l’idea lanciata dal sindaco Spagnolli. A dire il vero, quella di fare di Bolzano e Laives un unico Comune è una proposta che in pochi ritengono realizzabile («troppo complicato», dicono gli interessati), ma da Christian Tommasini, assessore a Laives e segretario provinciale del Partito Democratico, al vicesindaco bolzanino Elmar Pichler Rolle fino al suo probabile successore Klaus Ladinser sono tutti d’accordo: «Migliorare la collaborazione e sfruttare le sinergie è solo utile». Qualcosa si è già fatto (Sasa e Seab sono società in cui sono presenti entrambi i Comuni), ma c’è ancora molto spazio di manovra. E da Tommasini arriva una proposta concreta: «Manteniamo i due Comuni, ma facciamone un’unica area metropolitana».


 L’idea di Spagnolli è semplice: fondere Bolzano e Laives realizzando un unico Comune, più efficiente. «Potremmo ottimizzare i servizi e ridurre le spese», spiega. Da Laives il suo collega Giovanni Polonioli non si dice per nulla contrario, «anche se - afferma - la fusione Bolzano-Laives sarebbe un’operazione molto forte».


 Molto forte e molto difficile da realizzare tecnicamente. Così Christian Tommasini lancia una proposta alternativa, «più facile da realizzare e con tempi brevi», dice. «Facciamo di Bolzano e Laives un’area metropolitana: in questo modo i Comuni continuerebbero ad esistere per conto proprio, però si potrebbe puntare sulla gestione comune di determinati servizi». L’assessore di Laives fa qualche proposta concreta: «In Seab e Sasa sono già presenti entrambi i Comuni, ma il ragionamento va esteso. La polizia municipale è un tema di cui si è già discusso in passato, poi ci sono le istituzioni culturali, i trasporti e il sociale che sono ideali per collaborare. Il centro giovanile e per concerti che Bolzano non ha più da quando è stato chiuso il KuBo si potrebbe rilanciare a Laives, dove c’è il Black Box. Per quanto riguarda i trasporti c’è il progetto della metropolitana di superficie e nel settore sociale i problemi di Laives, che è un centro urbano, sono molto più simili a quelli di Bolzano che non a quelli di altri Comuni della Bassa Atesina».


 

Nessun commento:

Posta un commento