di Mirco Marchiodi
Negozi e supermercati: è la dimostrazione che non siamo noi a speculare sui rincari. Ma il Ctcu: in Austria si paga molto meno
BOLZANO. Da febbraio un litro di latte costerà 1,25 euro. Lo ha comunicato la Milkon ai commercianti altoatesini, e si tratta del terzo aumento in poco più di un anno. Rispetto al 2006 il rincaro è stato del 14,6%, rispetto a un anno fa dell’11,6%, rispetto a settembre del 5,9%. «Colpa dell’aumento del costo dei mangimi», afferma Robert Zampieri, direttore della Milkon. Alberto Gioia, amministratore delegato di Omniscom: «Questo dimostra che non siamo noi a far lievitare i prezzi». Walther Andreaus attacca («questi aumenti non sono giusitificati»), ma il direttore della Confesercenti Paolo Pavan difende i negozianti: «Sono l’ultimo anello della catena e tutti se la prendono con loro. La verità è che invece non ce la fanno più neppure loro».
La comunicazione della Milkon è stata inviata in questi giorni ai tanti dettaglianti che vendono i prodotti con marchio Mila e Senni. «Tra il primo febbraio e il primo marzo - afferma il direttore dell’azienda Robert Zampieri - ci sarà un aumento che porterà il prezzo del latte dagli attuali
In effetti, nel vicino Trentino il “Polo Bianco” ha appena portato i prezzi da
Intanto i commercianti si difendono. Paolo Pavan, direttore della Confesercenti: «Purtroppo i consumatori se la prendono sempre con i negozianti, che sono solo l’ultimo anello. In realtà non sono loro che aumentano i prezzi. Al contrario, i guadagni dei piccoli commercianti stanno diminuendo a vista d’occhio. Ormai molti di loro non ce la fanno più. La politica dovrebbe finalmente capire che non c’è più tempo da perdere, bisogna intervenire subito con misure a favore dei piccoli dettaglianti. Se invece continuiamo a favorire le grandi strutture, per i negozi di vicinato sarà sempre più dura e le tante chiusure sono lì a dimostrarlo».
Ma anche le grandi strutture si fanno sentire. Alberto Gioia, amministratore delegato di Omniscom, si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Anche noi abbiamo subito gli aumenti di prezzo, e anche noi saremo costretti ad aumentare il costo del latte. Ma sindacati e sedicenti associazioni dei consumatori ora dovrebbero finalmente capire che non sono i distributori quelli che speculano sui prezzi. Gli aumenti, purtroppo, valgono per tutti».
Resta ancora da capire cosa succederà nei prossimi mesi. Zampieri è ottimista: «È molto difficile fare previsioni - dice - ma credo che dopo questo ultimo aumento per un po’ il prezzo del latte resterà stabile. In Alto Adige scontiamo anche il fatto di essere “ogm free”: un fattore che porta ancora più in alto il costo dei mangimi, ma che non viene premiato a livello di mercato».
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