Alto Adige, 21 APRILE 2008
Serrande su nei punti vendita del gruppo Aspiag anche venerdì. Omniscom punta su Pentecoste
Protestano i sindacati: «I festivi sono per la famiglia»
BOLZANO. Venerdì 25 aprile, festa della liberazione dall’oppressione nazifascista, uffici e negozi chiusi.Faranno eccezione i supermercati della catena Aspiag/Despar.
Soddisfatti i consumatori che in genere si lamentano perché a Bolzano, contrariamente a quanto avviene nel resto d’Italia, i negozi hanno orari capestro. E soprattutto, nonostante le ripetute promesse, il sabato pomeriggio nella stragrande maggioranza, sono chiusi. Protestano invece i rappresentanti sindacali delle commesse che guardano con forte preoccupazione all’estensione dell’apertura dei negozi anche a domenica e festivi. «Nel resto d’Italia - spiega Alfred Ebner della segreteria della Cgil - è la norma o quasi; da noi l’apertura nei giorni festivi è ancora un’eccezione e spero rimanga tale. Perché va a scapito della vita sociale e familiare che si svolge, per forza di cose, soprattutto nei giorni di festa. La cosa è particolarmente pesante perché questo è un lavoro tipicamente femminile. Bisogna rendersi conto che non è tutto commercio».
Ma domenica e festivi i dipendenti dei supermercati devono o possono lavorare?
«Chi ha il vecchio contratto - assicura Ebner - può rifiutarsi. Mentre non possono farlo i giovani che al momento dell’assunzione firmano la clausola flessibile».
Alberto Gioia, amministratore delegato del gruppo Omniscom, contesta il quadro tracciato dal sindacalista.
«I nostri commessi - assicura - non si lamentano. Anche perché i festivi in cui si è aperti sono pochi e comunque guadagnano di più e poi hanno diritto al recupero infrasettimanale».
Contrariamente ai supermercati Aspiag, quelli del gruppo Omniscom il 25 saranno chiusi: «Dovendo scegliere quali festivi tenere aperto, si è optato per Pentecoste».
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