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lunedì 24 marzo 2008

Rifiuti: la Seab presenta il conto. Salato

Alto Adige, 23 MARZO 2008




Costerà molto caro al Comune passare al servizio di raccolta personalizzata ed introdurre anche quello dell’umido






Per l’avvio 600 mila euro e poi, ogni anno, 1 milione e 600 mila






 Le tariffe finiranno per aumentare Accurata indagine








 LAIVES. Passare al servizio di raccolta personalizzato dei rifiuti e introdurre contemporaneamente anche quello per l’umido, costerà caro. La Seab ha presentato il conto, calcolato in base ad una propria analisi tenendo conto della situazione sul territorio comunale e solo per l’avvio dei servizi citati - si parla di 660 mila euro, mentre il costo annuo arriverebbe a 1 milione e 600 mila euro.



 Sono cifre notevolissime che inevitabilmente andranno ad incidere su quelle che sono le tariffe per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, in una fase dove l’amministrazione comunale già ha chiesto ai cittadini un aumento delle stesse del 24% nell’arco di 3 anni, così come concordato con la Seab nel momento in cui il Comune aveva deciso di esternalizzare il servizio raccolta rifiuti.



 «Data la necessità del Comune di Laives, di introdurre, a partire dall’1 gennaio 2009 una tariffa dei rifiuti commisurata alla quantità dei rifiuti prodotti dai singoli utenti - si legge nella premessa all’analisi fatta dalla Seab - e anche alla volontà della stessa amministrazione comunale di procedere con il graduale avvio della raccolta dei rifiuti organici, è stata fatta una analisi dello stato di fatto relativo ai sistemi di raccolta attualmente in funzione e di quelli di recente installazione ai fini di individuare le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi indicati».



 E qui comincia l’elenco di ciò che esiste: un centinaio di cassonetti stradali da 1.100 litri posti sul suolo pubblico, 2.500 contenitori personali fra quelli condominiali e famigliari; 7 sistemi Multipress accessibili agli utenti mediante tessera personalizzata; 2 sistemi con isola interrata, pure accessibili con apposita tessera e 3 sistemi Gaia, ex Canguro, anche questi interrati e accessibili mediante tessera personale. Quindi campane per vetro, carta, plastica, verde e cartone e nel corso del 2007, altri sistemi multiutenza sono stati aggiunti a quelli esistenti. Infine il centro di riciclaggio, aperto 5 mezze giornate alla settimana. L’analisi della Seab è molto circostanziata e mette in evidenza anche diverse carenze dei vari sistemi adottati dal Comune per la raccolta dei rifiuti, tant’è che per le tessere personalizzate ad esempio, il 20-25 per cento dei possessori non le ha mai utilizzate per conferire rifiuti. Alla fine, come detto, il conto previsto per mettersi al passo con i tempi e centrare gli obiettivi entro il 2009 è salato: 660 mila euro per mettersi in moto, anche con l’organico e quindi maggiori costi per 1 milione e 600 mila euro l’anno.


 



ROBERTO CEOL


«Proposta oscena bisogna dire no»

LAIVES. «La proposta che è stata fatta dalla Seab è oscena per i costi esorbitanti che vengono prospettati». Chi boccia l’accordo preso a suo tempo e rilancia l’idea di una municipalizzata è l’ex assessore Roberto Ceol, oggi consigliere comunale di maggioranza. «Gli obiettivi ai quali si puntava non erano certo quelli di un aumento dei costi - continua la critica di Ceol - ma di una diminuzione, anche grazie alla raccolta differenziata, che invece nell’ultimo anno è addirittura calata percentualmente. Personalmente ero stato fra coloro che non vedevano con favore l’assegnazione alla Seab del servizio di raccolta dei rifiuti e, a conti fatti, oggi sono convinto di avere ragione. Consiglio quindi alla giunta e all’assessore competente, di rivedere questi accordi, anche perché sappiamo esserci altri gestori interessati a garantire il servizio con costi minori». (b.c.)

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