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sabato 15 marzo 2008

Ok del consiglio comunale ad una commissione. «Ma deve mettersi subito al lavoro»

ALTO ADIGE, 15 MARZO 2008


 

In crisi famiglie e piccoli negozi


 Grasso (Rifondazione): «Necessaria un’azione concordata»


 


LAIVES. Famiglie in difficoltà per la spesa quotidiana; piccoli negozi (anche di generi alimentari) costretti a chiudere. Il caro vita e la crisi del commercio vanno a braccetto. La grande distribuzione fa quello che vuole. Basterà una commissione per affrontare di petto il problema ed arginarlo, in qualche modo. Rosario Grasso, consigliere comunale, indica la strada da seguire.


 Preso atto che nel corso della recente seduta di consiglio comunale «è stata finalmente approvata con i voti della maggioranza la nostra mozione per l’istituzione di una commissione che affronti in maniera complessiva il problema del carovita», Rosario Grasso - consigliere comunale di Rifondazione Comunista - in una nota evidenzia quali sono i passi necessari per venire incontro alle esigenze delle sempre più numerose famiglie in gravi difficoltà: «Occorre avere l’accortezza di indagare distinguendo tra grande e piccola distribuzione, tra negozi che svolgono una funzione sociale e altri invece che devono necessariamente stare sul mercato con le proprie forze». Grasso evidenzia «La scarsità di competenze del comune» ma sottolinea anche «La funzione che l’amministrazione pubblica potrebbe svolgere sia per calmierare i prezzi sia per venire incontro ai bisogni del settore ridando attrattiva commerciale al centro storico di Laives e delle sue frazioni. Occorre anche qui però coerenza di comportamenti e l’abbandono di posizioni egoistiche. I centri storici vanno liberati dal traffico se si vuole effettivamente renderli attraenti». Entrando poi nel merito del lavoro che dovrà svolgere la commissione, il consigliere di Rifondazione comunista evidenzia che «Naturalmente non potrà risolvere tutti i problemi, ma essa può essere un inizio, un’occasione che va colta. Ora occorre però che non si perda ulteriormente tempo e che si arrivi al più presto ad una sua costituzione. Fondamentale sarà il ruolo di proposta e di indirizzo dell’assessorato, ma naturalmente anche la disponibilità reale dei rappresentanti del settore». Quindi un coinvolgimento generale se davvero si intende raggiungere l’obiettivo di tutelare chi è in difficoltà. E quando si parla di disagi il discorso non può essere limitato soltanto a quelle famiglie - sempre di più - che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Bisogna infatti considerare anche l’attività commerciale visto e considerato che proprio sul territorio comunale sono troppi i piccoli negozi che sono stati costretti, anche di recente, a chiudere i battenti.


 

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