ALTO ADIGE, 18 MARZO 2008
Sul sito internet del Centro consumatori a confronto le tariffe: conseguenza del decreto Bersani
Ma all’iniziativa del Ctcu aderiscono solo 14 professionisti
BOLZANO. All’operazione trasparenza del Ctcu hanno aderito solo quattordici dentisti. Pochi ma è già qualcosa visto che l’iniziativa promossa nel 2007 non ha avuto vita facile. L’iniziativa era partita una prima volta già nel 2005, quando il Centro tutela consumatori utenti, accogliendo le lamentele dei cittadini contro il caro prezzi dei dentisti, aveva lanciato l’idea di una pubblicazione sul proprio sito internet di tariffe e prestazioni degli studi odontoiatrici della provincia.
Sul sito del Ctcu si può trovare l’elenco delle prestazioni e relativi prezzi degli studi odontoiatrici che hanno fornito i dati. I professionisti interessati sono: Paolo Bassani, Stefano Bianconi, Bakry Dababou, Roberto Damin, Emmerich Rasch, Bernd Gilbert von Johnston tutti con studio a Bolzano; Artur Defatsch (Naturno); Pierluigi Gibin (Caldaro), Franz Hasler (Chiusa); Natalija Kasnek e Venita Zelic (Croazia), Rudolf Metz (Sarentino); Roman M. Jansen (Dobbiaco). Nell’elenco anche uno studio trentino, quello del dottor Khaled Hussein. Ecco qualche cifra: per l’otturazione di un dente si può spendere da un massimo di 105 euro ad un minimo di 30; per un’estrazione
Scopo dell’iniziativa: consentire ai consumatori di confrontare i prezzi praticati dai diversi professionisti e favorire nel contempo il riequilibrio delle tariffe attraverso una maggiore concorrenza del settore. «All’iniziativa, però - ricorda il Ctcu - si era da subito opposto l’Ordine professionale locale che, a fronte dell’invito rivolto dal Centro consumatori ad ogni singolo dentista di compilare un tariffario standard con i prezzi praticati per una successiva pubblicazione online, aveva diramato una circolare dove avvisava i propri soci riguardo alle pesanti conseguenze - dalla censura alla sospensione dell’esercizio della professione sanitaria - nelle quali sarebbero potuti incorrere qualora avessero aderito all’invito». Il Ctcu aveva reagito, presentando due esposti. Il primo, indirizzato al Garante europeo della libera concorrenza a Bruxelles, il secondo, all’Autorità garante della concorrenza e del Mercato con sede a Roma. Oggi, 18 mesi dopo l’approvazione del primo “pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni”, il quadro normativo è più chiaro e soprattutto non da più adito ad alcun dubbio in quanto è definitivamente stabilita l’abrogazione delle disposizioni normative che contengono l’obbligatorietà di tariffe fisse o minime e i divieti o limitazioni a pubblicizzare le caratteristiche o i prezzi dei servizi professionali.
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