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mercoledì 12 marzo 2008

Grazie Franco!

Alto Adige, 11 MARZO 2008


 «Moschea» nel magazzino: ora è scontro


 Il Comune: cambino sede Ma il proprietario resiste


 Il sindaco: i locali sono inidonei per questo scopo


 UMBERTO FELLIN


 


 SALORNO. È scontro aperto ormai tra Comune e Franco Pizzini, proprietario del magazzino di frutta a sud dell’incrocio con via Stazione, usato dai musulmani dell’Associazione per la fratellanza come punto di incontro e luogo di culto. «Non si può usare un deposito per altri scopi», spiega il sindaco che ha firmato un’ordinanza. «Non manderò via queste persone e farò ricorso» replica Pizzini.


 Che parte di quel magazzino per la lavorazione e la conservazione della frutta, situato lungo via Nazionale poco a sud dell’incrocio con via Stazione, sia utilizzato come punto di incontro e luogo di culto da parte dei musulmani membri dell’Associazione culturale per la fratellanza sembra proprio non piacere all’amministrazione comunale.


 Dopo uno scambio di notifiche e ricorsi e dopo i sopralluoghi, infatti, di recente è stata notificata al proprietario del magazzino Franco Pizzini l’ordinanza da parte del sindaco in cui si parla di «demolizione al piano terra e al primo piano della tramezzatura interna e del ripristino dei locali allo stato originario». Ad essere contestato è il cambio di destinazione d’uso della proprietà.


 «Questo edificio è un magazzino per i prodotti agricoli e come tale deve essere utilizzato - spiega il sindaco Giorgio Giacomozzi -. L’attività svolta dai membri dell’Associazione culturale per la fratellanza, insomma, non è compatibile con questo luogo, tanto che forse per adattare gli spazi alle proprie necessità è stata anche spostata una tramezza. Per questo l’associazione dovrebbe cercare una sede più idonea».


 Insomma il problema sembrerebbe essere il fatto che questo magazzino venga utilizzato anche come luogo di culto dai membri dell’associazione, che si ripromette di conservare e tramandare la tradizione culturale e religiosa dei musulmani. «È giusto che i 250 musulmani che vivono sul nostro territorio comunale abbiano un punto d’incontro», afferma ancora il primo cittadino che però poi aggiunge: «Il Comune, però, non ha nessun interesse che Salorno si trasformi in un centro d’attrazione per gli immigrati, magari per la presenza nel nostro territorio di un luogo di ritrovo. Già adesso, infatti, il nostro Comune ospita molti stranieri che lavorano in altri paesi e dare a queste persone dei servizi e delle strutture adatte non è certo un compito semplice».


 Il proprietario del magazzino, Franco Pizzini, però, non intende mollare e si dice pronto a presentare ricorso. «Presenterò ricorso prima al Comune e poi, se necessario, in tribunale. Da 4 anni, infatti, affitto a quest’associazione gli uffici dell’edificio e non certo la parte destinata al deposito. Insomma secondo me non c’è il cambio di destinazione d’uso che invece loro mi contestano. Francamente - conclude Pizzini - non capisco questo accanimento nei miei confronti e verso queste persone, che comunque non ho nessuna intenzione di mandare via».

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