Strada aperta in entrambe le direzioni di marcia. Sparito il semaforo: «Niente più auto ferme, è un passo avanti»
Forti replica alle critiche. «Col marciapiede le cose sono cambiate»
BRUNO CANALI
LAIVES. Per anni il tratto finale di via Diaz, tra gli incroci con le vie Vadena e Kennedy, è stato un senso unico: si poteva percorrere in auto solo da via Vadena verso via Kennedy, mentre viceversa era accessibile soltanto a bici e trattori. Chi arrivava da sud e doveva svoltare, lo poteva fare solamente presso l’incrocio con semaforo, posto sulla via Kennedy qualche decina di metri più oltre.
Adesso invece la via Diaz è stata completamente riaperta ai transiti in entrambi i sensi di marcia, cosa che ha già fatto esprimere perplessità al consigliere di Rifondazione, Rosario Grasso. Il perché di tale scelta lo spiega però il vicesindaco Georg Forti. «Abbiamo deciso di riaprire in tutti due i sensi di marcia - afferma - perché adesso c’è il marciapiede e quindi i pedoni sono al sicuro. Rimane comunque lo stop all’incrocio con via Vadena che, quando sarà pronto il collegamento con la zona produttiva sud, diventerà pedociclabile e aperta solamente ai residenti. Inoltre prima svoltare presso il semaforo era effettivamente laborioso, soprattutto per i mezzi di grandi dimensioni, che regolarmente girando da via Kennedy verso via Vadena al semaforo finivano per piegare i paletti metallici presso l’incrocio». Grasso aveva paventato la possibilità che con la riapertura in entrambi i sensi possa creare un aumento di traffico in via Marconi e anche in via Delle Part. «Il rischio c’è - continua il vice sindaco - ma esisteva anche con il senso unico, perché chi cercava di evitare il passaggio in via Kennedy comunque poteva svoltare all’incrocio con via Vadena. Invece non avremo più il traffico fermo al semaforo ed è già un buon risultato».
Forti replica alle critiche. «Col marciapiede le cose sono cambiate»
BRUNO CANALI
LAIVES. Per anni il tratto finale di via Diaz, tra gli incroci con le vie Vadena e Kennedy, è stato un senso unico: si poteva percorrere in auto solo da via Vadena verso via Kennedy, mentre viceversa era accessibile soltanto a bici e trattori. Chi arrivava da sud e doveva svoltare, lo poteva fare solamente presso l’incrocio con semaforo, posto sulla via Kennedy qualche decina di metri più oltre.
Adesso invece la via Diaz è stata completamente riaperta ai transiti in entrambi i sensi di marcia, cosa che ha già fatto esprimere perplessità al consigliere di Rifondazione, Rosario Grasso. Il perché di tale scelta lo spiega però il vicesindaco Georg Forti. «Abbiamo deciso di riaprire in tutti due i sensi di marcia - afferma - perché adesso c’è il marciapiede e quindi i pedoni sono al sicuro. Rimane comunque lo stop all’incrocio con via Vadena che, quando sarà pronto il collegamento con la zona produttiva sud, diventerà pedociclabile e aperta solamente ai residenti. Inoltre prima svoltare presso il semaforo era effettivamente laborioso, soprattutto per i mezzi di grandi dimensioni, che regolarmente girando da via Kennedy verso via Vadena al semaforo finivano per piegare i paletti metallici presso l’incrocio». Grasso aveva paventato la possibilità che con la riapertura in entrambi i sensi possa creare un aumento di traffico in via Marconi e anche in via Delle Part. «Il rischio c’è - continua il vice sindaco - ma esisteva anche con il senso unico, perché chi cercava di evitare il passaggio in via Kennedy comunque poteva svoltare all’incrocio con via Vadena. Invece non avremo più il traffico fermo al semaforo ed è già un buon risultato».
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