Da qualche tempo il cartello che impediva il transito in via A. Diaz ai veicoli provenienti da sud è stato tolto. Quel divieto, oltre ad evitare una manovra potenzialmente pericolosa, aveva la funzione di scoraggiare il transito di veicoli per via Marconi costringendo chi volesse percorrerla a sottostare ai tempi dell'impianto semaforico situato poco più avanti. Molti automobilisti incuranti del divieto già imboccavano la via Diaz per evitare le file che ripetutamente si formavano al semaforo. Oggi, senza il divieto, immaginiamo che i flussi di traffico per le vie Marconi, Hofer e forse anche via delle Part, siano destinati ad un incremento esponenziale, senza che le strade siano in grado di sopportarlo.
Sarebbe dunque interessante sapere quale tipo di ragionamento abbia portato all'eliminazione del divieto di transito e se sia appieno coscienti delle ricadute sulla sicurezza degli abitanti.
In passato si era intervenuti in via Marconi con dossi artificiali e semaforo e anche nel programma amministrativo di questa giunta si ribadiva “"Bisognerá inoltre continuare nella progressiva calmierazione del traffico all’interno del capoluogo favorendo le forme di mobilità più consone alle necessità dei soggetti più deboli e garantendo il più possibile la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti."
Oggi con l'eliminazione del divieto di transito e la disattivazione del semaforo rimane un semplice rialzo di carreggiata, poco funzionale al rallentamento di autoveicoli e motocicli, e pertanto questo punto programmatico viene decisamente disatteso.
Se si è cambiata opinione e vi è l'intenzione di dirottare parte del traffico dalla via Kennedy sulle strade interne, sarebbe bene che se ne discutesse partendo da quel piano traffico che giace abbandonato in qualche cassetto e di cui il consiglio comunale finora non ha potuto prendere visione.
Rifondazione Comunista - Laives
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