Visualizzazioni totali

sabato 19 luglio 2008

Rifiuti, da gennaio scattano gli aumenti

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 15 LUGLIO 2008



di Antonella Mattioli





La Seab proporrà un ritocco pari al 3,8% Deciderà il Comune,

ma è un coro di no





BOLZANO. Adesso è ufficiale: da gennaio scattano gli aumenti delle tariffe dei rifiuti. Ipotizzati, per altro due giorni fa, dal vicepresidente del cda di Seab Silvano Tiozzo, subito investito da una pioggia di critiche arrivate sia da destra che da sinistra. Ieri Seab ha deciso di uscire allo scoperto: per il prossimo anno la società, di proprietà dei Comuni di Bolzano (99%) e Laives (1%), proporrà in accordo con l’assessore Klaus Ladinser un aumento della tariffa rifiuti del 3,8%, “necessario - secondo la società - per compensare l’inflazione (oggi al 4,1%, ndr)”. La decisione finale sull’applicazione dell’aumento e della sua entità spetta però all’amministrazione comunale che finora, contro il carovita, si è impegnata a tenere ferme le tariffe.

Stabilito che una famiglia che abiti un alloggio di 70-80 metri oggi in media paga 130 euro all’anno per i rifiuti, un aumento del 3,8% significherebbe circa 5 euro in più. In sé è poca cosa. Il problema è che il ritocco delle tariffe di Seab va ad aggiungersi ad una serie di altri aumenti. Lo ammette la società stessa che, in una nota, riconosce che “aumentare le tariffe determina un’ulteriore diminuzione del potere d’acquisto in un periodo tutt’altro che semplice”.

A favore della società gioca il fatto che le tariffe rifiuti sono ferme dal 2001. «In questi anni però - spiega la società - Seab ha migliorato l’organizzazione interna ed aumentato il numero di servizi e la qualità, compensando inoltre l’inflazione 2001-2007, pari al 17,4%. Sono stati introdotti la raccolta serale dei rifiuti, la raccolta dei cartoni e dell’organico, il ritiro degli ingombranti; è stata incrementata la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti depositati vicino ai cassonetti. I dati sulla raccolta differenziata dimostrano i risultati ottenuti». Tutto ciò però ha un costo.

«Finora le maggiori spese - spiega Seab - sono state coperte con una gestione attenta ed oculata delle risorse disponibili e mediante la ricerca degli evasori, ma in futuro - volendo mantenere l’attuale standard dei servizi - ciò non sarà più possibile».

Di qui la necessità di aumentare le tariffe del 3,8%, per compensare l’attuale inflazione.

La società, quest’anno per la prima volta, ha chiuso il bilancio 2007 con una perdita di 110 mila euro. Ma la proposta di aumento, secondo i vertici di Seab, non è motivata dai conti in rosso (il fatturato è di 34 milioni di euro).

La perdita registrata non è da imputare al settore igiene urbana, ma “al calo nella distribuzione di gas a causa dell’inverno mite, ad un costo elevato per lo smaltimento delle acque reflue e soprattutto al numero di investimenti, pari a circa 6.700.000, effettuati nel 2007 per la realizzazione di una serie di opere necessarie per migliorare i servizi”.

All’aumento della tariffa rifiuti, che per quanto contenuto graverà sulle famiglie sempre più in difficoltà ad arrivare a fine mese, si oppongono i consiglieri Vitantonio Gambetti (An) e Guido Margheri (Sd): entrambi contrari a “mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

Ancora più dura Maria Teresa Tomada (An) che, oltre a criticare la “faraonica e incomprensibile” campagna My Bio, invita Seab a trovare margini di risparmio all’interno della società stessa e poi attacca il vicepresidente: «Tiozzo si dovrebbe preoccupare di dare il buon esempio, cominciando col ridursi il compenso (circa 30.000 euro annui) e quello dei consiglieri (circa 13-14.000 annui). Ricordiamo che colui che propone aumenti a carico dei bolzanini ha percepito fino al 18 maggio 2007 la bellezza di circa 1.200 euro al mese quale membro del cda di Sasa».



E a Laives cosa succederà?

Questi aumenti colpiranno anche i nostri concittadini o gli accordi sottoscritti al momento del passaggio del servizio a Seab eviteranno questo ulteriore balzello?

Nessun commento:

Posta un commento