ALTO ADIGE - DOMENICA, 13 LUGLIO 2008
di Mirco Marchiodi
È il primo bilancio in rosso per la società Costi più alti per colpa della differenziata
Il vicepresidente Tiozzo «Un piccolo ritocco ci permetterebbe di aiutare dipendenti e famiglie numerose»
BOLZANO. È in rosso il bilancio 2007 della Seab. La perdita è di 110 mila euro ed è la prima volta che la società controllata dal Comune non chiude in attivo. Mercoledì il cda della Seab affronterà la questione con sul tavolo due alternative: alzare le tariffe oppure tagliare i costi. Il vicepresidente Silvano Tiozzo propende per la prima ipotesi: «Un incremento del 5% significherebbe un aggravio di soli 50 centesimi in più al mese per ogni famiglia, ma ci permetterebbe di rinnovare il contratto ai dipendenti gratificandoli per l’ottimo lavoro svolto». L’opposizione però è contraria.
L’allarme viene lanciato dall’opposizione. Luigi Schiatti (Unitalia), Roberto Cemin (Lista Benussi) e Josè Castrejon (Forza Italia) - rappresentanti delle minoranze all’interno del cda della Seab - hanno predisposto un piano che prevede una serie di tagli. «In compenso - spiega Schiatti - non ci saranno aumenti tariffari come invece vorrebbe proporre il presidente». Il problema è che per la prima volta il bilancio della Seab non chiude in attivo. Negli ultimi anni il risultato netto è andato in crescendo (380 mila euro nel 2004, 582 mila nel 2005 e 1,3 milioni nel 2006), ma il 2007 vede la società leggermente in perdita: il rosso è di circa 110 mila euro, «ma anche se la perdita è modesta, si tratta sempre di un segnale preoccupante», dice Schiatti. A causare il peggioramento dei conti sono i maggiori costi per la raccolta differenziata. Quando, a fine 2006, era stato lanciato il nuovo servizio, il presidente della Seab Herbert Mayr aveva messo tutti in guardia: «Per noi ci saranno costi aggiuntivi per circa un milione di euro». La Seab aveva fatto uno sforzo straordinario e attingendo ad un apposito fondo finanziato dai soldi recuperati attraverso la caccia agli evasori era riuscita a mantenere invariate le tariffe.
Ora però la situazione è cambiata. «Non possiamo pensare di recuperare un milione all’anno andando a scovare sempre nuovi evasori», spiega il vicepresidente della società Silvano Tiozzo (Udc). I ritocchi alle tariffe saranno inevitabili, anche perché in ballo c’è pure il rinnovo del contratto per il personale. Sono passati appena dieci giorni dallo sciopero nazionale dei dipendenti del servizio igiene urbana che ha coinvolto anche gli operatori della Seab. «Il lavoro che svolgono i dipendenti Seab - sottolinea Tiozzo - è davvero esemplare e sarebbe giusto che ottenessero una gratificazione. Da parte nostra ipotizziamo un aumento delle tariffe nella misura del 5%. Per le famiglie non si tratterebbe di un rincaro drammatico: si tratterebbe di circa 50 centesimi al mese di aumento in bolletta». L’aumento non riguarderebbe comunque tutti: Tiozzo propone infatti una speciale tariffa risparmio per le famiglie numerose. «In questo modo contiamo di aiutare le coppie che decidono di fare figli».
Tra acqua, rifiuti e parcheggi
BOLZANO. La Seab è stata costituita nel 2005 dal Comune di Bolzano, allora l’unico socio (oggi c’è anche Laives, seppure con una quota del solo 1%). Dal 2001 gestisce i servizi gas, acqua, fognatura e igiene ambientale, a cui due anni più tardi si è aggiunta la gestione dei parcheggi pubblici (Bolzano Centro, Tribunale, Palasport), delle zone blu e dei parcheggi periferici presso la Fiera e in via Maso della Pieve. Nel 2004 la Seab ha perso la gestione del ramo gas-vendita, passata ad Ae.
di Mirco Marchiodi
È il primo bilancio in rosso per la società Costi più alti per colpa della differenziata
Il vicepresidente Tiozzo «Un piccolo ritocco ci permetterebbe di aiutare dipendenti e famiglie numerose»
BOLZANO. È in rosso il bilancio 2007 della Seab. La perdita è di 110 mila euro ed è la prima volta che la società controllata dal Comune non chiude in attivo. Mercoledì il cda della Seab affronterà la questione con sul tavolo due alternative: alzare le tariffe oppure tagliare i costi. Il vicepresidente Silvano Tiozzo propende per la prima ipotesi: «Un incremento del 5% significherebbe un aggravio di soli 50 centesimi in più al mese per ogni famiglia, ma ci permetterebbe di rinnovare il contratto ai dipendenti gratificandoli per l’ottimo lavoro svolto». L’opposizione però è contraria.
L’allarme viene lanciato dall’opposizione. Luigi Schiatti (Unitalia), Roberto Cemin (Lista Benussi) e Josè Castrejon (Forza Italia) - rappresentanti delle minoranze all’interno del cda della Seab - hanno predisposto un piano che prevede una serie di tagli. «In compenso - spiega Schiatti - non ci saranno aumenti tariffari come invece vorrebbe proporre il presidente». Il problema è che per la prima volta il bilancio della Seab non chiude in attivo. Negli ultimi anni il risultato netto è andato in crescendo (380 mila euro nel 2004, 582 mila nel 2005 e 1,3 milioni nel 2006), ma il 2007 vede la società leggermente in perdita: il rosso è di circa 110 mila euro, «ma anche se la perdita è modesta, si tratta sempre di un segnale preoccupante», dice Schiatti. A causare il peggioramento dei conti sono i maggiori costi per la raccolta differenziata. Quando, a fine 2006, era stato lanciato il nuovo servizio, il presidente della Seab Herbert Mayr aveva messo tutti in guardia: «Per noi ci saranno costi aggiuntivi per circa un milione di euro». La Seab aveva fatto uno sforzo straordinario e attingendo ad un apposito fondo finanziato dai soldi recuperati attraverso la caccia agli evasori era riuscita a mantenere invariate le tariffe.
Ora però la situazione è cambiata. «Non possiamo pensare di recuperare un milione all’anno andando a scovare sempre nuovi evasori», spiega il vicepresidente della società Silvano Tiozzo (Udc). I ritocchi alle tariffe saranno inevitabili, anche perché in ballo c’è pure il rinnovo del contratto per il personale. Sono passati appena dieci giorni dallo sciopero nazionale dei dipendenti del servizio igiene urbana che ha coinvolto anche gli operatori della Seab. «Il lavoro che svolgono i dipendenti Seab - sottolinea Tiozzo - è davvero esemplare e sarebbe giusto che ottenessero una gratificazione. Da parte nostra ipotizziamo un aumento delle tariffe nella misura del 5%. Per le famiglie non si tratterebbe di un rincaro drammatico: si tratterebbe di circa 50 centesimi al mese di aumento in bolletta». L’aumento non riguarderebbe comunque tutti: Tiozzo propone infatti una speciale tariffa risparmio per le famiglie numerose. «In questo modo contiamo di aiutare le coppie che decidono di fare figli».
Tra acqua, rifiuti e parcheggi
BOLZANO. La Seab è stata costituita nel 2005 dal Comune di Bolzano, allora l’unico socio (oggi c’è anche Laives, seppure con una quota del solo 1%). Dal 2001 gestisce i servizi gas, acqua, fognatura e igiene ambientale, a cui due anni più tardi si è aggiunta la gestione dei parcheggi pubblici (Bolzano Centro, Tribunale, Palasport), delle zone blu e dei parcheggi periferici presso la Fiera e in via Maso della Pieve. Nel 2004 la Seab ha perso la gestione del ramo gas-vendita, passata ad Ae.
il parcheggio del palasport è da una settimana che ci sono le luci spente all'interno,malgrado l'abbia segnalato, nessuno si è mosso, una signora mi ha detto che lei ha paura di entrare anche perchè ci sono sempre dei extracomunitari che dormono in qualche angolo
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione. Proverò io a far intervenire qualcuno del comune di Bolzano.
RispondiEliminaSperiamo bene :-)