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giovedì 4 ottobre 2007

Voglia di tram? Meglio il metrò.

Il tram ha un suo fascino antico ed anche le versioni più moderne di collegamento tranviario sono accattivanti e non prive di suggestioni, ma la loro concretizzazione richiederebbe qualche decennio ed investimenti ingenti. Nel frattempo i problemi legati al traffico ed alla mobilità incancrenirebbero.


In questi giorni i comuni di Laives e Bolzano, sull’onda delle notizie che giungono dall’Oltradige, avrebbero commissionato uno studio di fattibilità all’ing. Ciurnelli, che dovrà necessariamente fare i conti con  l’ormai completa urbanizzazione del territorio.


Un collegamento tranviario con binari sulla sede stradale andrà inevitabilmente a confliggere, in particolare in alcune zone e nelle ore di punta, con il traffico automobilistico privato, rallentandone i tempi di percorrenza. Non va poi dimenticato che per Pineta Monte e per la parte alta di Laives o si mantiene, ampliandolo, un servizio di circolare che a quel punto risulterebbe un doppione, oppure  quei quartieri si troverebbero senza servizio alcuno. La sede stradale poi verrebbe occupata dai binari, non rimarrebbe lo spazio per percorsi ciclabili e salterebbe per chissà quanti anni la riqualificazione urbana di S. Giacomo, ma anche la sistemazione della fascia di terreno ai piedi dell’abitato di Pineta.


Diverso il discorso in caso di soluzione su piloni, ma con quale impatto visivo!


Una metropolitana di superficie che corresse invece a fianco dell’attuale linea ferroviaria, pur non risolvendo tutti i problemi, sarebbe immediatamente realizzabile utilizzando anche il fascio di binari dimesso che si trova lungo parte del tracciato.


Si tratterebbe di dare il via al più presto, oltre alla stazione di Laives, anche a quelle di S. Giacomo e di Oltrisarco, senza aspettare l’eventuale passante ferroviario. In definitiva, con l’ammodernamento della linea ferroviaria ormai quasi del tutto ultimato e con il potenziamento sinergico del servizio pubblico su gomma, si potrebbe dare in tempi relativamente brevi una risposta ai problemi di mobilità più urgenti della nostra comunità.


Questa soluzione, tra l’altro, non escluderebbe un domani un eventuale confluenza in più punti di una circolare della Bassa Atesina.


 


Rifondazione Comunista – Laives

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