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lunedì 29 ottobre 2007

Parcheggi e proteste

Le proteste, mai del tutto sopite, sulla politica dei parcheggi portata avanti dall’amministrazione comunale si giustificano con una scarsa capacità di giungere a soluzioni trasparenti e condivise.


Eppure sarebbe bastato cogliere l’invito venuto qualche tempo fa dall’interno della stessa maggioranza sulla necessità di un “piano organico complessivo per i parcheggi pubblici”. Questo, naturalmente, avrebbe richiesto la verifica preventiva di quanti dovessero essere trasformati a pagamento, quanti invece regolamentati con disco orario e quanti infine lasciati liberi, tenendo presenti innanzitutto le necessità di coloro che risiedono nei vari quartieri e nelle frazioni, ma anche di coloro che a Laives e nelle frazioni si recano per lavoro. Ciò avrebbe permesso, ad esempio, di accertare le esigenze del personale scolastico. Si sarebbe così potuto riservare un certo numero di posti macchina per coloro che provenendo da fuori, o che avendo doppia sede e tempi limitati di spostamento, risultano fortemente penalizzati dall’impossibilità di parcheggiare nei pressi della zona scolastica. Allo stesso modo sarebbe stato possibile verificare il fabbisogno di posti macchina in Pineta evitando con gli interventi in corso di ridurli.


Manca insomma un’analisi della situazione concreta ed una riflessione di fondo che facciano da guida ai vari interventi e si procede per lo più “a spizzichi”, così come giustamente denunciato dallo stesso esponente di maggioranza. L’esempio più eclatante è la preannunciata costruzione di un megaparcheggio sotto la nuova piazza con accesso da via Pietralba, che non potrà che attirare traffico e che comprometterà definitivamente la creazione di un’isola pedonale in centro con buona pace di chi per anni ed in campagna elettorale ha sostenuto che questa sarebbe una iattura.


 


Rifondazione Comunista – Laives

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