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sabato 24 novembre 2007

Cittadella dello sport? No, grazie senza il centro sportivo provinciale

Il centro sportivo Galizia è il risultato di scelte poco ponderate delle passate amministrazioni, ma di cui sono responsabili anche singoli rappresentanti dell’attuale maggioranza. Sinora, infatti, questa struttura, più che rispondere alle effettive necessità della popolazione, si è rivelata un peso per le esauste casse del comune.


La decisione dunque di attirare sul territorio comunale l’FC-Südtirol appare quasi una scelta obbligata al fine di porre un freno alle spese per la manutenzione del centro. Occorre però che lo specchietto per allodole dei soldi provinciali, non faccia incorrere in nuovi errori di cui presto potremmo pentirci.


Ciò che dovrebbe far riflettere sono due aspetti in parte già sottolineati dall’unica voce fuori dal coro che si è espressa  sinora, ma che sembra non aver trovato ascolto alcuno.


Il primo è il rifiuto di altri comuni altoatesini di accollarsi uno stadio da ottomila posti e la brama con cui, di contro, si appetisce al centro sportivo provinciale. Quest’ultimo infatti prevede la costruzione di un centro di medicina dello sport e di fisioterapia che costituiscono naturalmente la parte più allettante e maggiormente qualificante dell’intero progetto.


L’altro aspetto su cui riflettere è invece l’arrivo nel fine settimana, cioè nell’unico momento in cui Laives si libera dalla morsa del traffico e dal relativo inquinamento, di migliaia di automobili per le quali è già previsto un megaparcheggio.


La miriade di tifosi provenienti anche da fuori provincia, è inutile nasconderlo, non porteranno che limitati benefici all’economia della nostra città, ma rischiano invece di  costituire un problema di difficile gestione.


Una struttura dal così forte impatto sulla nostra comunità richiede dunque che i cittadini vengano coinvolti e che soprattutto vengano messi nella condizione di  poter prendere una decisione consapevole. Occorre un’informazione completa e capillare che metta in luce i vantaggi e gli svantaggi di una scelta eliminando gli equivoci che ancora sussistono tra cittadella dello sport e centro sportivo provinciale.


Da parte nostra riteniamo che se si vuole dar vita ad una struttura che sia realmente al servizio dei nostri concittadini, dei giovani, delle associazioni sportive, non si possa e non si debba assolutamente rinunciare alle infrastrutture più qualificanti: un centro di medicina sportiva e di riabilitazione fisioterapica costituiscono infatti un polo di eccellenza, possono essere effettivamente utili alla nostra comunità e pertanto giustificherebbero l’accoglimento sul nostro territorio di un’opera così impattante, ma non al servizio della nostra comunità, come uno stadio.


 


Rifondazione Comunista - Laives

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