Tra gli addetti ai lavori e i rappresentanti delle società sportive, ma anche tra i semplici cittadini stanno crescendo le preoccupazioni, le perplessità ed il malumore, in merito all’arrivo dell’AC-Suedtirol sul nostro territorio comunale. Anche nelle singole forze politiche ci si interroga sulla convenienza di una tale operazione.
Certo per le esauste casse del comune sarebbe una boccata di ossigeno, porterebbe nuovi finanziamenti e ci libererebbe dai costi di gestione della struttura, ma quale l’impatto deleterio sul territorio, sul quieto vivere, sulla disponibilità di accesso ai campi per le società sportive o più semplicemente per chi, al di là dell’età, volesse dare due calci ad un pallone?
Insomma sono molti gli aspetti che sollevano più di un dubbio, ma nessuno è in grado di dare una risposta sicura.
Ora questa amministrazione ha nel suo programma la trasparenza e la partecipazione che finora è stata applicata solo a cose secondarie e mai con la dovuta continuità e decisione.
Quale migliore occasione dunque di coinvolgere, di consultare la popolazione, se non in questo caso?
La cittadella dello sport a nostro avviso, può essere un’occasione solo se contemporaneamente si ottiene il centro sportivo provinciale con il centro di medicina dello sport e di riabilitazione fisioterapica, ma in ogni caso su questo i cittadini devono poter esprimere la loro opinione. All’amministrazione spetta il compito di dare un’informazione ampia e completa e di trovare le forme di consultazione e di coinvolgimento. Solo dopo sarà possibile prendere una decisione che spetta naturalmente agli organi a questo deputati.
Ragionare con i cittadini sulle prospettive, sui vantaggi e gli svantaggi di quest’operazione eviterebbe di incorrere in errori madornali sui quali non sarebbe più possibile ritornare sui propri passi.
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