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giovedì 6 dicembre 2007













Affare fatto… la crescita infelice

04.12.2007   
Gli affari galoppano, non c’è tempo per riflettere sulla salute dei cittadini. Nessuna precauzione.

adventkranz1webRingraziamo  tutti coloro che parlando o tacendo hanno contribuito a regalare alla città di Bolzano (ma anche a tutto il mondo) una nuova fonte di inquinamento ambientale e di pericolo per la salute. Non ne sentivamo il bisogno, già “ bastavano” le fonti quotidiane provenienti dal traffico ( A22 compresa), industrie ed aerei.

Forse non sarà la più inquinante, ma inquina producendo CO2, forse non sarà la fonte più pericolosa anche se emette diossine, furani e polveri sottili.

Eppure siamo convinti che se ne può (deve) fare a meno.

Ha vinto (per ora) la lobby degli inceneritoristi e la logica del consumo.

Ha vinto il commercio e d’ altronde con migliaia di turisti che devono essere spremuti e consumati non si poteva fare diversamente.

L’inceneritore: un inno al consumismo, alla faccia dei “ compagni” che hanno votato a favore, d’altronde hanno anche regalato diversi milioni di euro alla “povera “ chiesa ( non c’è più religione!); uno schiaffo al protocollo di Kyoto, già traballante di suo, alla faccia degli ecosociali, muti come pesci sull’argomento; un esempio di anti democraticità ( alla faccia dei paroloni: democrazia, partecipazione , piani strategici, ecc ); uno schiaffo al mondo in “via di sviluppo” che sarà, anzi è già, la prima vittima di queste nostre scelte sbagliate: il riscaldamento globale aggiungerà alla fame ,alla sete, alle malattie, nuova fame, sete e malattie.

Un insulto all’ambiente gia molto provato  ( alla faccia di quegli omini travestiti di verde, più o meno civico, che celebreranno la vittoria dell’inceneritore come quella dell’ecologismo ); uno spreco di denaro pubblico (alla faccia del risparmio e delle politiche di contenimento); uno sberleffo al buon senso.

Una vergogna soprattutto per quella che qualcuno ancora definisce scienza, per tutti coloro, che hanno tenuto botta a questa scelta, andando molto più in là del loro lavoro tecnico ma sposando una scelta dettata loro dai politici.

La “ scienza” che si affannerà nei prossimi giorni, come sempre fa a decisione già presa a giustificare, a spiegare, con numeri e dati confusi e confutabili, un’ informazione tardiva, inutile e addirittura beffarda, per chi comunque non potrà decidere nulla. 

Questo lo scenario di una società ricca, ma triste, ormai incapace di riflettere suoi propri errori, governata da amministratori opulenti,  pigri e senza fantasia, sordi a qualsiasi richiamo di buon senso e certamente incapaci di incidere nella storia, e che, se saranno ricordati, lo saranno soltanto perché qualcuno nei prossimi 30 anni guardando i fumi che usciranno dal camino dell’inceneritore, ricorderà questi nomi: Laimer, Fattor, Angelucci, Minach, Huber,Tirler,  Michaeler, Moroder , Simeoni , Mussner e perfino quello di Durnwalder.

Ora più che mai l’Associazione Ambiente e Salute continuerà la sua battaglia per un gestione dei rifiuti diversa, senza alcuna combustione.

Non esistono al momento tavoli o mediazioni, la Provincia, il Comune, l’Appa, L’Ecocenter

hanno fatto la loro scelta.

Noi continueremo ad informare i cittadini su quanto questa scelta sia sbagliata, sulle alternative esistenti e controlleremo costantemente i dati sulle emissioni, chiedendo anche la possibilità di controlli indipendenti.

Chi ha taciuto fino ad ora, non ha diritto di intavolare trattative dopo che la decisione è stata presa con il consenso, almeno comunale, dei propri rappresentanti.

Accettare il confronto il giorno stesso della decisione di appaltare i lavori, quindi senza alcun ripensamento, rappresenta da parte della Provincia un ulteriore presa in giro della cittadinanza; presentare una mozione senza parlare di blocco dei lavori per il nuovo inceneritore contrasta con il senso dell' Appello dei 14 promotori che vogliamo ricordare chiede:

Alla luce di queste nuove conoscenze e delle valide alternative all’incenerimento oggi disponibili riteniamo opportuno riaprire urgentemente un dibattito per ridiscutere le decisioni prese a suo tempo per quanto concerne il piano rifiuti chiedendo di fermare in via cautelativa l’iter di assegnazione dell’appalto di costruzione.


 


Associazione Ambiente e Salute

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