Affare fatto… la crescita infelice |
04.12.2007
Gli affari galoppano, non c’è tempo per riflettere sulla salute dei cittadini. Nessuna precauzione.
Forse non sarà la più inquinante, ma inquina producendo CO2, forse non sarà la fonte più pericolosa anche se emette diossine, furani e polveri sottili.
Eppure siamo convinti che se ne può (deve) fare a meno.
Ha vinto (per ora) la lobby degli inceneritoristi e la logica del consumo.
Ha vinto il commercio e d’ altronde con migliaia di turisti che devono essere spremuti e consumati non si poteva fare diversamente.
L’inceneritore: un inno al consumismo, alla faccia dei “ compagni” che hanno votato a favore, d’altronde hanno anche regalato diversi milioni di euro alla “povera “ chiesa ( non c’è più religione!); uno schiaffo al protocollo di Kyoto, già traballante di suo, alla faccia degli ecosociali, muti come pesci sull’argomento; un esempio di anti democraticità ( alla faccia dei paroloni: democrazia, partecipazione , piani strategici, ecc ); uno schiaffo al mondo in “via di sviluppo” che sarà, anzi è già, la prima vittima di queste nostre scelte sbagliate: il riscaldamento globale aggiungerà alla fame ,alla sete, alle malattie, nuova fame, sete e malattie.
Un insulto all’ambiente gia molto provato ( alla faccia di quegli omini travestiti di verde, più o meno civico, che celebreranno la vittoria dell’inceneritore come quella dell’ecologismo ); uno spreco di denaro pubblico (alla faccia del risparmio e delle politiche di contenimento); uno sberleffo al buon senso.
Una vergogna soprattutto per quella che qualcuno ancora definisce scienza, per tutti coloro, che hanno tenuto botta a questa scelta, andando molto più in là del loro lavoro tecnico ma sposando una scelta dettata loro dai politici.
La “ scienza” che si affannerà nei prossimi giorni, come sempre fa a decisione già presa a giustificare, a spiegare, con numeri e dati confusi e confutabili, un’ informazione tardiva, inutile e addirittura beffarda, per chi comunque non potrà decidere nulla.
Questo lo scenario di una società ricca, ma triste, ormai incapace di riflettere suoi propri errori, governata da amministratori opulenti, pigri e senza fantasia, sordi a qualsiasi richiamo di buon senso e certamente incapaci di incidere nella storia, e che, se saranno ricordati, lo saranno soltanto perché qualcuno nei prossimi 30 anni guardando i fumi che usciranno dal camino dell’inceneritore, ricorderà questi nomi: Laimer, Fattor, Angelucci, Minach, Huber,Tirler, Michaeler, Moroder , Simeoni , Mussner e perfino quello di Durnwalder.
Ora più che mai l’Associazione Ambiente e Salute continuerà la sua battaglia per un gestione dei rifiuti diversa, senza alcuna combustione.
Non esistono al momento tavoli o mediazioni, la Provincia, il Comune, l’Appa, L’Ecocenter
hanno fatto la loro scelta.
Noi continueremo ad informare i cittadini su quanto questa scelta sia sbagliata, sulle alternative esistenti e controlleremo costantemente i dati sulle emissioni, chiedendo anche la possibilità di controlli indipendenti.
Chi ha taciuto fino ad ora, non ha diritto di intavolare trattative dopo che la decisione è stata presa con il consenso, almeno comunale, dei propri rappresentanti.
Accettare il confronto il giorno stesso della decisione di appaltare i lavori, quindi senza alcun ripensamento, rappresenta da parte della Provincia un ulteriore presa in giro della cittadinanza; presentare una mozione senza parlare di blocco dei lavori per il nuovo inceneritore contrasta con il senso dell' Appello dei 14 promotori che vogliamo ricordare chiede:
Alla luce di queste nuove conoscenze e delle valide alternative all’incenerimento oggi disponibili riteniamo opportuno riaprire urgentemente un dibattito per ridiscutere le decisioni prese a suo tempo per quanto concerne il piano rifiuti chiedendo di fermare in via cautelativa l’iter di assegnazione dell’appalto di costruzione.
Associazione Ambiente e Salute
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