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mercoledì 11 febbraio 2009

Scuole a San Giacomo

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009



Da rivedere la formula del consorzio



LAIVES. Forse non ci sarà lo “sganciamento” del Comune di Bolzano dal consorzio dove con Laives gestisce la zona scolastica di San Giacomo, un’evenienza temuta dai residenti perché sarebbe la premessa ad un possibile ridimensionamento della zona stessa dove, fra l’altro, sono stati fatti importanti investimenti. Laives dovrebbe a quel punto assumersi in toto le spese della gestione, però in futuro la formula del consorzio dovrà essere comunque rivista. Ne ha accennato anche Primo Schoensberg, assessore alla cultura del Comune di Bolzano parlando della zona scolastica di San Giacomo e di come, a suo giudizio, debba rimanere com’è, riferimento anche per le famiglie che abitano a Maso della Pieve. «Però - aveva aggiunto Schoensberg - la Provincia ha previsto lo scioglimento dei consorzi di questo genere, una ipotesi che né Bolzano (che vi ha investito parecchio) né Laives caldeggiano). «Sciogliere il consorzio che gestisce la zona scolastica di San Giacomo e le sue strutture - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - è soprattutto una questione giuridica e non politica. Che la formula vada cambiata è chiaro, ma io sarei dell’idea di trasformare l’organismo attuale in una sorta di consorzio-azienda, come ad esempio per il depuratore Fossa Grande, dove l’ente pubblico continuerebbe ad avere una determinata responsabilità».

Intanto si va avanti come sempre e anche le famiglie dei bambini che frequentano la scuola elementare a San Giacomo possono dormire sonni tranquilli. (b.c.)

Scuole a San Giacomo

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009



Da rivedere la formula del consorzio



LAIVES. Forse non ci sarà lo “sganciamento” del Comune di Bolzano dal consorzio dove con Laives gestisce la zona scolastica di San Giacomo, un’evenienza temuta dai residenti perché sarebbe la premessa ad un possibile ridimensionamento della zona stessa dove, fra l’altro, sono stati fatti importanti investimenti. Laives dovrebbe a quel punto assumersi in toto le spese della gestione, però in futuro la formula del consorzio dovrà essere comunque rivista. Ne ha accennato anche Primo Schoensberg, assessore alla cultura del Comune di Bolzano parlando della zona scolastica di San Giacomo e di come, a suo giudizio, debba rimanere com’è, riferimento anche per le famiglie che abitano a Maso della Pieve. «Però - aveva aggiunto Schoensberg - la Provincia ha previsto lo scioglimento dei consorzi di questo genere, una ipotesi che né Bolzano (che vi ha investito parecchio) né Laives caldeggiano). «Sciogliere il consorzio che gestisce la zona scolastica di San Giacomo e le sue strutture - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - è soprattutto una questione giuridica e non politica. Che la formula vada cambiata è chiaro, ma io sarei dell’idea di trasformare l’organismo attuale in una sorta di consorzio-azienda, come ad esempio per il depuratore Fossa Grande, dove l’ente pubblico continuerebbe ad avere una determinata responsabilità».

Intanto si va avanti come sempre e anche le famiglie dei bambini che frequentano la scuola elementare a San Giacomo possono dormire sonni tranquilli. (b.c.)

Segretario: la Provincia farà ricorso

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





La conferma data da Durnwalder. Si annuncia un iter molto lungo



I CONTRASTI IN GIUNTA





LAIVES. «Il presidente Durnwalder mi ha confermato che la giunta provinciale presenterà ricorso contro la delibera del consiglio comunale con la quale la dottoressa Anna Conte è stata dichiarata vincitrice del concorso per segretario comunale»: lo ha detto il vice sindaco Georg Forti che ieri mattina ha incontrato, a Pineta, il presidente della giunta provinciale.

Di questa possibilità Forti aveva già riferito al sindaco nel corso dell’incontro avuto lunedì sera e ieri, in occasione dell’inaugurazione della variante a Pineta, ha avuto la conferma da parte del presidente della giunta provinciale. L’iter è comunque lungo con inevitabili conseguenze sull’amministrazione comunale visto che, comunque vadano le cose, la segretaria entrerà in servizio soltanto nel prossimo luglio. Come tutte le delibere, gli eventuali ricorsi devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo vale anche per la Provincia. In particolare dovrà essere l’Avvocatura a prendere in considerazione la deliberazione del consiglio comunale per poi formulare un parere alla giunta provinciale che dovrà decidere sul ricorso. È noto che la Provincia si era espressa in maniera contraria alla Regione, precisando che il segretario comunale doveva appartenere al gruppo linguistico tedesco mentre secondo i funzionari di Trento quella del segretario comunale non è una figura legata alla pianta organica - e quindi alla proporzionale etnica - ma espressione del gruppo linguistico di maggioranza che a Laives, come noto, è quello italiano (70% contro i 30 del gruppo tedesco). Il sindaco aveva deciso di indire un concorso aperto a tutti, senza distinzione di gruppo linguistico, per garantire il merito del vincitore e quindi del servizio migliore. La Svp non ha mai «digerito» questa scelta ed in consiglio comunale ha votato contro la delibera di nomina della dottoressa Conmte e quindi ha tolto la fiducia al sindaco Polonioli con i due assessori Forti e Ceschini che continuano a disertare le sedute della giunta comunale. Il primo tentativo di ricucire lo strappo è andato, lunedì sera, a vuoto. Seguirà un altro incontro dopo le consultazioni interne alla Svp e di Polonioli con i partner di maggioranza.

Intanto il comitato civico di Pineta ha diffuso una nota per ricordare che «ieri mattina siamo stati dalle 8 alle 11 davanti al Poli di Laives. Eravamo in sei ed abbiamo formato tre coppie e intervistato novanta cittadini di Laives di cui una trentina si sono dichiarati di madrelingua tedesca. Circa la metà non conoscevano la contesa sul segretario di Laives. Tutti sostanzialmente hanno dichiarato giusto che chi ha vinto il concorso assuma quel ruolo; moltissimi hanno espresso forte insofferenza per la litigiosità dei politici locali, e tanta tanta delusione».







I rappresentanti degli abitanti di Pineta: finalmente una scelta per premiare la meritocrazia. Accuse ai politici



Comitato: solidarietà espressa alla dottoressa Conte





LAIVES. In merito alla vicenda legata alla nomina del nuovo segretario comunale di Laives interviene con questa nota anche il comitato civico di Pineta: «Da un lato una desolante classe politica in perenne improduttivo contrasto e dall’altro la dottoressa Anna Conte attuale segretario comunale al Comune di Bronzolo. È proprio a quest’ultima che dedichiamo il nostro disinteressato pensiero, a lei ed a tutti coloro che, in situazioni similari, auspicano per il futuro l’affermazione di principi meritori per l’assegnazione di cariche e profili di rilievo la cui scelta può influenzare il regolare svolgimento di attività di interesse collettivo. Sgombriamo il campo da ogni ipocrisia - italiana tedesca o ladina - e constatiamo che per una volta a trionfare in un pubblico concorso è stata la meritocrazia, un soggetto bilingue, competente e preparato, tanto da primeggiare su tutti. Sappiamo che non vi sono regole ferree per cui il segretario comunale deve sottostare alla normativa della proporzionale. Allora perchè questa perenne ed inutile conflittualità? Perché con tutti i problemi che affliggono la città i nostri politici continuano a deluderci? Non temono che al momento opportuno tutto questo torni alla memoria? Alla dottoressa Conte va la nostra stima con la speranza che la politica, quella vera, trovi il percorso dettato dal buonsenso in maniera da permetterle di svolgere con la serenità necessaria, l’importante ruolo che le è stato assegnato».

Segretario: la Provincia farà ricorso

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





La conferma data da Durnwalder. Si annuncia un iter molto lungo



I CONTRASTI IN GIUNTA





LAIVES. «Il presidente Durnwalder mi ha confermato che la giunta provinciale presenterà ricorso contro la delibera del consiglio comunale con la quale la dottoressa Anna Conte è stata dichiarata vincitrice del concorso per segretario comunale»: lo ha detto il vice sindaco Georg Forti che ieri mattina ha incontrato, a Pineta, il presidente della giunta provinciale.

Di questa possibilità Forti aveva già riferito al sindaco nel corso dell’incontro avuto lunedì sera e ieri, in occasione dell’inaugurazione della variante a Pineta, ha avuto la conferma da parte del presidente della giunta provinciale. L’iter è comunque lungo con inevitabili conseguenze sull’amministrazione comunale visto che, comunque vadano le cose, la segretaria entrerà in servizio soltanto nel prossimo luglio. Come tutte le delibere, gli eventuali ricorsi devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo vale anche per la Provincia. In particolare dovrà essere l’Avvocatura a prendere in considerazione la deliberazione del consiglio comunale per poi formulare un parere alla giunta provinciale che dovrà decidere sul ricorso. È noto che la Provincia si era espressa in maniera contraria alla Regione, precisando che il segretario comunale doveva appartenere al gruppo linguistico tedesco mentre secondo i funzionari di Trento quella del segretario comunale non è una figura legata alla pianta organica - e quindi alla proporzionale etnica - ma espressione del gruppo linguistico di maggioranza che a Laives, come noto, è quello italiano (70% contro i 30 del gruppo tedesco). Il sindaco aveva deciso di indire un concorso aperto a tutti, senza distinzione di gruppo linguistico, per garantire il merito del vincitore e quindi del servizio migliore. La Svp non ha mai «digerito» questa scelta ed in consiglio comunale ha votato contro la delibera di nomina della dottoressa Conmte e quindi ha tolto la fiducia al sindaco Polonioli con i due assessori Forti e Ceschini che continuano a disertare le sedute della giunta comunale. Il primo tentativo di ricucire lo strappo è andato, lunedì sera, a vuoto. Seguirà un altro incontro dopo le consultazioni interne alla Svp e di Polonioli con i partner di maggioranza.

Intanto il comitato civico di Pineta ha diffuso una nota per ricordare che «ieri mattina siamo stati dalle 8 alle 11 davanti al Poli di Laives. Eravamo in sei ed abbiamo formato tre coppie e intervistato novanta cittadini di Laives di cui una trentina si sono dichiarati di madrelingua tedesca. Circa la metà non conoscevano la contesa sul segretario di Laives. Tutti sostanzialmente hanno dichiarato giusto che chi ha vinto il concorso assuma quel ruolo; moltissimi hanno espresso forte insofferenza per la litigiosità dei politici locali, e tanta tanta delusione».







I rappresentanti degli abitanti di Pineta: finalmente una scelta per premiare la meritocrazia. Accuse ai politici



Comitato: solidarietà espressa alla dottoressa Conte





LAIVES. In merito alla vicenda legata alla nomina del nuovo segretario comunale di Laives interviene con questa nota anche il comitato civico di Pineta: «Da un lato una desolante classe politica in perenne improduttivo contrasto e dall’altro la dottoressa Anna Conte attuale segretario comunale al Comune di Bronzolo. È proprio a quest’ultima che dedichiamo il nostro disinteressato pensiero, a lei ed a tutti coloro che, in situazioni similari, auspicano per il futuro l’affermazione di principi meritori per l’assegnazione di cariche e profili di rilievo la cui scelta può influenzare il regolare svolgimento di attività di interesse collettivo. Sgombriamo il campo da ogni ipocrisia - italiana tedesca o ladina - e constatiamo che per una volta a trionfare in un pubblico concorso è stata la meritocrazia, un soggetto bilingue, competente e preparato, tanto da primeggiare su tutti. Sappiamo che non vi sono regole ferree per cui il segretario comunale deve sottostare alla normativa della proporzionale. Allora perchè questa perenne ed inutile conflittualità? Perché con tutti i problemi che affliggono la città i nostri politici continuano a deluderci? Non temono che al momento opportuno tutto questo torni alla memoria? Alla dottoressa Conte va la nostra stima con la speranza che la politica, quella vera, trovi il percorso dettato dal buonsenso in maniera da permetterle di svolgere con la serenità necessaria, l’importante ruolo che le è stato assegnato».

Pineta, nastro tagliato. Poi le prime auto

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



Via libera ai transiti dopo l’inaugurazione Mussner: «Ora il recupero della vivibilità»



Durnwalder: preziosa la collaborazione data dagli abitanti Prima volata di mine del lotto successivo



LAIVES. Grande festa, ieri mattina a Pineta, per salutare un nuovo passo avanti nel progetto di completamento della variante alla statale 12. Luis Durnwalder e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, hanno tagliato il nastro inaugurale prima del via ai transiti sulla bretella a cielo aperto - un chilometro circa - che toglie il traffico da Pineta, recuperando contemporaneamente un ettaro di terreno tra variante e statale, buono per un parco pubblico. Poi è stata fatta brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

È stato l’assessore Mussner a ricordare il grave disagio subito fin qui dall’abitato «a ridosso del quale passano fino a 25 mila macchine durante il giorno. In questo senso, Laives è seconda solo ad Appiano e quindi era più che giusta la decisione che abbiamo preso, di costruire la variante». L’assessore Mussner ha spiegato con soddisfazione che quest’anno la Provincia ha stanziato maggiori fondi per il settore di sua competenza, soldi che si tradurranno in strutture a favore della collettività. «Debbo anche ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale di Laives - ha aggiunto Mussner - che hanno scelto un buon progetto e hanno fin dal principio collaborato con noi per la sua realizzazione, altrimenti oggi non saremmo qui ad inaugurare l’opera. Grazie anche alla gente, che ha seguito con attenzione ogni passo del progetto, una cosa che non succede dappertutto».

Le parole di Mussner sono state raccolte anche da Durnwalder che ha sottolineato proprio la buona collaborazione che c’è stata fra tutti per arrivare alla soluzione migliore: «Non c’è mai stata un’opposizione all’iniziativa - ha ricordato Durnwalder - ma sempre collaborazione da parte di tutti e questo ha fatto in modo che non si perdesse tempo. Voi - ha detto rivolto ai presenti - siete riusciti a convincerci a spostare la strada senza fermare l’iter progettuale e abbiamo sempre dialogato per trovare la migliore soluzione. Adesso non vogliamo perdere neanche un minuto», ha concluso il presidente della giunta provinciale annunciando che di lì a poco avrebbe fatto brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

Il sindaco Giovanni Polonioli ha pure manifestato soddisfazione, illustrando brevemente quello che si farà con l’area rimasta libera fra le due strade e ha anche annunciato che il 20 di questo mese verrà inaugurata la nuova stazione ferroviaria.

All’ingegner Pagani, responsabile di progetto, come sempre durante questi incontri pubblici, il compito di illustrare gli aspetti tecnici dell’intervento e di quelli che verranno fatti nei prossimi mesi. La variante davanti a Pineta è costata in tutto poco più di 17 milioni di euro e i lavori erano iniziati il 15 luglio del 2007. Adesso si parte con la galleria di Laives.







«Adesso aspettiamo il verde»



Lo spazio attrezzato è previsto al posto del cantiere



I RESIDENTI La soddisfazione mista ai desideri




LAIVES. Ieri mattina a Pineta è stata anche la festa di tutti coloro che hanno creduto nel progetto di variante a cielo aperto (comitato civico in testa) e hanno battagliato a lungo (lo ha ricordato anche Durnwalder) per imporlo rispetto a quello iniziale, che prevedeva invece la variante interrata sotto l’attuale statale. Tutto questo “popolo” si è dato appuntamento presso il tendone montato nel cantiere di fronte a Pineta.

Paolo Margoni è stato uno di questi e sorride soddisfatto. «Direi che la nuova variante sia proprio al soluzione migliore per noi di Pineta e rispetto al progetto interrato offre migliori soluzioni, prima fra tutte l’eliminazione dei passaggi di mezzi provenienti da sud, cosa che invece non avrebbe garantito il tombone interrato, a causa del quale non si sarebbe potuto realizzare il rondello sud di collegamento. Piuttosto, in questa prima fase abbiamo problemi con i collegamenti e le fermate della Sasa; speriamo siano solo transitori».

Carlo Conci gli fa eco: «Certo che adesso va molto meglio e Pineta entra in una fase nuova e più vivibile per noi residenti. Almeno non ci avvelenano più con i gas di scarico di migliaia di mezzi in transito ogni giorno. Qualche pensiero se lo fanno invece coloro che hanno attività commerciali qui. Ma credo che, come succede per le pizzerie, se si offre un buon prodotto, i clienti arrivano comunque».

Le donne a loro volta gettano già il cuore oltre l’ostacolo e guardano a come sarà l’abitato quando avrà anche il polmone verde attrezzato tra vecchia statale e nuova variante. Carla Decristian spiega: «Sono molto contenta del traguardo raggiunto ed attendo di vedere anche come sarà lo spazio verde attrezzato che ci hanno promesso nell’area oggi occupata dal cantiere tra le due strade. Senza dubbio comunque, se faranno quello che ci hanno spiegato, allora veramente sarà una grande cosa per noi di Pineta».

Eleonora Perotti attende il completamento del progetto «Proprio per poter dare un giudizio definitivo. Però già adesso si vede che la soluzione adottata è la migliore e per quel che riguarda il parco futuro, sarà prezioso soprattutto per i nostri bambini e per gli anziani. Io ero a favore della variante a cielo aperto perché ricordo che mio nonno aveva costruito la sesta casa di Pineta e già allora mi parlava dei problemi idrogeologici del sottosuolo, quelli che avrebbero incontrato se avessero optato per la variante interrata sotto la vecchia statale e chissà allora cosa sarebbe successo».

Il partito di coloro che approvano la scelta di costruire la variante a cielo aperto è numeroso a Pineta e questo lo hanno implicitamente riconosciuto Durnwalder e Mussner nei rispettivi interventi per l’inaugurazione. (b.c.)

Pineta, nastro tagliato. Poi le prime auto

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



Via libera ai transiti dopo l’inaugurazione Mussner: «Ora il recupero della vivibilità»



Durnwalder: preziosa la collaborazione data dagli abitanti Prima volata di mine del lotto successivo



LAIVES. Grande festa, ieri mattina a Pineta, per salutare un nuovo passo avanti nel progetto di completamento della variante alla statale 12. Luis Durnwalder e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, hanno tagliato il nastro inaugurale prima del via ai transiti sulla bretella a cielo aperto - un chilometro circa - che toglie il traffico da Pineta, recuperando contemporaneamente un ettaro di terreno tra variante e statale, buono per un parco pubblico. Poi è stata fatta brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

È stato l’assessore Mussner a ricordare il grave disagio subito fin qui dall’abitato «a ridosso del quale passano fino a 25 mila macchine durante il giorno. In questo senso, Laives è seconda solo ad Appiano e quindi era più che giusta la decisione che abbiamo preso, di costruire la variante». L’assessore Mussner ha spiegato con soddisfazione che quest’anno la Provincia ha stanziato maggiori fondi per il settore di sua competenza, soldi che si tradurranno in strutture a favore della collettività. «Debbo anche ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale di Laives - ha aggiunto Mussner - che hanno scelto un buon progetto e hanno fin dal principio collaborato con noi per la sua realizzazione, altrimenti oggi non saremmo qui ad inaugurare l’opera. Grazie anche alla gente, che ha seguito con attenzione ogni passo del progetto, una cosa che non succede dappertutto».

Le parole di Mussner sono state raccolte anche da Durnwalder che ha sottolineato proprio la buona collaborazione che c’è stata fra tutti per arrivare alla soluzione migliore: «Non c’è mai stata un’opposizione all’iniziativa - ha ricordato Durnwalder - ma sempre collaborazione da parte di tutti e questo ha fatto in modo che non si perdesse tempo. Voi - ha detto rivolto ai presenti - siete riusciti a convincerci a spostare la strada senza fermare l’iter progettuale e abbiamo sempre dialogato per trovare la migliore soluzione. Adesso non vogliamo perdere neanche un minuto», ha concluso il presidente della giunta provinciale annunciando che di lì a poco avrebbe fatto brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

Il sindaco Giovanni Polonioli ha pure manifestato soddisfazione, illustrando brevemente quello che si farà con l’area rimasta libera fra le due strade e ha anche annunciato che il 20 di questo mese verrà inaugurata la nuova stazione ferroviaria.

All’ingegner Pagani, responsabile di progetto, come sempre durante questi incontri pubblici, il compito di illustrare gli aspetti tecnici dell’intervento e di quelli che verranno fatti nei prossimi mesi. La variante davanti a Pineta è costata in tutto poco più di 17 milioni di euro e i lavori erano iniziati il 15 luglio del 2007. Adesso si parte con la galleria di Laives.







«Adesso aspettiamo il verde»



Lo spazio attrezzato è previsto al posto del cantiere



I RESIDENTI La soddisfazione mista ai desideri




LAIVES. Ieri mattina a Pineta è stata anche la festa di tutti coloro che hanno creduto nel progetto di variante a cielo aperto (comitato civico in testa) e hanno battagliato a lungo (lo ha ricordato anche Durnwalder) per imporlo rispetto a quello iniziale, che prevedeva invece la variante interrata sotto l’attuale statale. Tutto questo “popolo” si è dato appuntamento presso il tendone montato nel cantiere di fronte a Pineta.

Paolo Margoni è stato uno di questi e sorride soddisfatto. «Direi che la nuova variante sia proprio al soluzione migliore per noi di Pineta e rispetto al progetto interrato offre migliori soluzioni, prima fra tutte l’eliminazione dei passaggi di mezzi provenienti da sud, cosa che invece non avrebbe garantito il tombone interrato, a causa del quale non si sarebbe potuto realizzare il rondello sud di collegamento. Piuttosto, in questa prima fase abbiamo problemi con i collegamenti e le fermate della Sasa; speriamo siano solo transitori».

Carlo Conci gli fa eco: «Certo che adesso va molto meglio e Pineta entra in una fase nuova e più vivibile per noi residenti. Almeno non ci avvelenano più con i gas di scarico di migliaia di mezzi in transito ogni giorno. Qualche pensiero se lo fanno invece coloro che hanno attività commerciali qui. Ma credo che, come succede per le pizzerie, se si offre un buon prodotto, i clienti arrivano comunque».

Le donne a loro volta gettano già il cuore oltre l’ostacolo e guardano a come sarà l’abitato quando avrà anche il polmone verde attrezzato tra vecchia statale e nuova variante. Carla Decristian spiega: «Sono molto contenta del traguardo raggiunto ed attendo di vedere anche come sarà lo spazio verde attrezzato che ci hanno promesso nell’area oggi occupata dal cantiere tra le due strade. Senza dubbio comunque, se faranno quello che ci hanno spiegato, allora veramente sarà una grande cosa per noi di Pineta».

Eleonora Perotti attende il completamento del progetto «Proprio per poter dare un giudizio definitivo. Però già adesso si vede che la soluzione adottata è la migliore e per quel che riguarda il parco futuro, sarà prezioso soprattutto per i nostri bambini e per gli anziani. Io ero a favore della variante a cielo aperto perché ricordo che mio nonno aveva costruito la sesta casa di Pineta e già allora mi parlava dei problemi idrogeologici del sottosuolo, quelli che avrebbero incontrato se avessero optato per la variante interrata sotto la vecchia statale e chissà allora cosa sarebbe successo».

Il partito di coloro che approvano la scelta di costruire la variante a cielo aperto è numeroso a Pineta e questo lo hanno implicitamente riconosciuto Durnwalder e Mussner nei rispettivi interventi per l’inaugurazione. (b.c.)

martedì 10 febbraio 2009

SEGRETARIO COMUNALE: solo un pretesto?


Le accuse di irresponsabilità che rimbalzano tra Sindaco ed SVP nascondono probabilmente un deterioramento dei rapporti che si è via via consumato nel corso di questo mandato amministrativo e che ha visto spesso su fronti opposti i due contendenti. Le soluzioni di volta in volta trovate ai vari problemi sul tappeto anziché sgombrare il campo da sospetti e diffidenze hanno evidentemente lasciato degli strascichi e aumentato le incomprensioni.





I motivi di contesa non riguardano quindi unicamente la vicenda del segretario comunale, che appare per certi versi quasi un casus belli più cercato che subito, ma bensì tutta una serie di problematiche su cui gli interessi concreti rappresentati dall’SVP non collimavano affatto con quelli del cosiddetto centrosinistra.





In un periodo di ristrettezze economiche ed in seguito ad un’incapacità complessiva di affrontare i problemi di bilancio l’unica soluzione da sempre condivisa è stata quella di rivolgersi alla benevolenza del presidente della provincia Durnwalder.


E qui è evidente che l’SVP cittadina rivendichi un suo rapporto preferenziale e ascriva a sé il merito di portare risorse sul territorio comunale. Ciò comporta naturalmente la contemporanea pretesa di un occhio di riguardo per le esigenze e le richieste dei propri rappresentati.





Ecco allora che non si ammettono discussioni sulla copertura dello stadio del ghiaccio, sulla trasformazione della zona Visentin da verde agricolo in residenziale, sulla precedenza negli interventi alle scuole tedesche o sul ritorno a verde agricolo dei terreni oggi occupati dal lido, ecc.





Se così non fosse non si capirebbe una reazione cosí risentita, che ha preso sì la piega dello scontro etnico per la necessitá di coprirsi le spalle verso le destre di lingua tedesca, ma che verosimilmente nasconde  anche motivazioni molto piú concrete basate sugli interessi materiali della propria base sociale.


 


Rifondazione Comunista - Laives