Aeroporto ed inquinamenti
Una proposta di mediazione
La scorsa settimana nella mediazione è stata presentata una proposta del “Gruppo di lavoro di Laives” di cui fanno parte i rappresentanti del Centro di Attenzione Permanente di S. Giacomo e quelli indicati da Rifondazione Comunista.
Si è trattato, a nostro avviso, di un contributo importante che ha dimostrato come si possa seriamente concorrere alla ricerca di una soluzione pur avanzando dubbi e perplessità sullo strumento prescelto.
Nella prima parte Lorenzo Merlini ha fatto un’analisi dettagliata della situazione ambientale attuale e futura sulla base dei dati forniti durante la mediazione e dei prospettati interventi di carattere urbanistico. Ne è uscita confermata la preoccupazione dell’Appa che individua in Bolzano e nella Bassa Atesina, una delle zone a maggior rischio inquinamento.
Successivamente è toccato a Massimo Gigliotti evidenziare, partendo dai dati forniti dalla Camera di Commercio e dall’ABD, come non vi sia alcun rapporto diretto tra presenza dell’aeroporto e sviluppo economico: ad una lettura attenta, sembra quasi essere, se non di ostacolo, ininfluente. In particolare sono state contestate le ragioni portate avanti dall’ala economica presente nella mediazione che legava alla presenza di uno scalo lo sviluppo del turismo e dell’occupazione, l’aumento delle esportazioni, la raggiungibilità del nostro territorio e la possibilità di spostamento degli altoatesini. I dati messi a confronto dimostrano la risibilità delle ragioni addotte dai sostenitori dello scalo.
Infine Marco Bove, a nome di tutto il gruppo, ha presentato una proposta di mediazione che si basa essenzialmente sulle aspettative della popolazione, su quanto promesso anche di recente dalla politica e sul contratto di mediazione sottoscritto da tutti i partecipanti che al punto 3 prevede di:
1. svolgere un’analisi conoscitiva dello stato di fatto identificando tutte le fonti inquinanti, concordando criteri e strumenti di misurazione, ecc.;
2. elaborare un pacchetto vincolante d’interventi per ridurre a breve, medio e lungo termine l’impatto attuale.
Su questa base sono stati richiesti
A corredo la puntuale elencazione dei principali riferimenti normativi e di legge e tutta una serie di interventi, anche minimi, da attuare nel breve-medio periodo e su cui aprire la discussione.
Si tratta di proposte che vanno nella direzione auspicata dal presidente Durnwalder che di recente ha affermato: ”La mediazione non dovrà inquadrare esclusivamente l'aeroporto isolato dal suo contesto, ma tener conto di tutte le fonti di inquinamento ambientale e acustico” per cui “un adeguamento dell'aeroporto sarà eseguito solo a condizione di non aggravare l'impatto complessivo per la cittadinanza”.
Rifondazione Comunista - Laives
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