Ciclabile, egoismi ed incapacità delle amministrazioni.
In passato abbiamo espresso la nostra solidarietà agli abitanti della zona Cervo per la presenza nelle vicinanze di numerose strutture inquinanti, ma oggi come allora non comprendiamo il loro ostracismo ad una pista ciclabile che congiungerebbe naturalmente Laives al tracciato provinciale. Il filmato visionabile sul sito del Comitato-Pineta dimostra come l’unico percorso ragionevole sia quello che da via Stazione porta all’argine dell’Adige specialmente oggi che è stata deliberata la ciclabile che consentirà di raggiungere in tutta sicurezza la stazione ferroviaria.
Impedire di proseguire fino al fiume e imporre alla comunità la spesa di almeno un milione di euro per salvaguardare un paio di abitazioni la cui tranquillità sarebbe messa in forse dal passaggio dei ciclisti, ci pare francamente eccessivo.
Cosa dovrebbero dire allora gli abitanti di via Kennedy che da anni vivono in condizioni impossibili? Sicuramente baratterebbero volentieri gli amanti delle due ruote, invisi ai loro concittadini, con i tir e le automobili che quotidianamente percorrono incolonnati l’arteria rendendo l’aria irrespirabile e impedendo perfino la conversazione.
Un’ultima osservazione riguarda le amministrazioni locali coinvolte che non essendo state in grado di trovare un accordo sulla base degli interessi complessivi della comunitá hanno giustificato l’intervento d’imperio del presidente provinciale che poi puó giustamente irridere alla richiesta di maggiori poteri che giunge dai rappresentanti dei comuni.
Rifondazione Comunista – Laives
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