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lunedì 3 novembre 2008

Bus di linea, una carenza dietro l’altra

ALTO ADIGE - DOMENICA, 02 NOVEMBRE 2008





















 
Delli Zotti: «Ogni decisione spetta all’assessorato provinciale»
 
Il rappresentante del Comune nella Sasa promette di verificare cosa non funziona




 LAIVES. L’altro ieri, complici la pioggia e la ricorrenza di Ognissanti, è stata una giornata campale anche per il trasporto pubblico. Soprattutto nelle ore di punta, gli autobus della linea 2 della Sasa hanno accumulato pesanti ritardi, con corse saltate e passeggeri infuriati. Purtroppo si tratta di una situazione che si ripete spesso quando piove, perché aumenta il traffico privato lungo la statale.

 È una situazione che Marco Delli Zotti conosce bene, essendo rappresentante del Comune di Laives nel consiglio di amministrazione della Sasa. «Tra coloro che attendevano l’autobus l’altra mattina c’ero anch’io - dice Delli Zotti - e confesso che mi è sembrato assurdo dover attendere parecchio un autobus per vedermi poi passare davanti uno vuoto con la scritta “fuori servizio”. La gente fatica a capire questa situazione e si irrita parecchio. Avevo già chiesto in Sasa come mai succede questo e mi avevano spiegato che, purtroppo, quando un autobus accumula questi ritardi, per recuperare il tempo perduto è necessario farlo viaggiare a vuoto, altrimenti si creerebbe una disfunzione che si rifletterebbe per tutto il giorno. Così il primo autobus tira dritto senza caricare nessuno, mentre subito dietro solitamente arriva l’altro che ripristina le normali cadenze nel limite del possibile».

 Altro nodo da sciogliere è quello della linea circolare che serve anche Vadena, fino a raggiungere la stazione ferroviaria di Bronzolo. In questo caso a lamentarsi sono spesso gli studenti: succede che non si riesca a rispettare le coincidenze dei treni locali. «Diversi mi hanno riferito di questo disagio - conferma Delli Zotti - e sono deciso a verificare quanto prima di persona come funziona il pullman circolare. Vero è però che sulla determinazione degli orari e sulla gestione delle linee, la parola principale spetta allo assessorato provinciale ai trasporti da cui partono tutte le direttive in merito a ciò che la Sasa deve o non deve fare. So che ci sono richieste anche dai residenti a Pineta monte per il capolinea presso l’albergo Rotwand».






Bus di linea, una carenza dietro l’altra

ALTO ADIGE - DOMENICA, 02 NOVEMBRE 2008





















 
Delli Zotti: «Ogni decisione spetta all’assessorato provinciale»
 
Il rappresentante del Comune nella Sasa promette di verificare cosa non funziona




 LAIVES. L’altro ieri, complici la pioggia e la ricorrenza di Ognissanti, è stata una giornata campale anche per il trasporto pubblico. Soprattutto nelle ore di punta, gli autobus della linea 2 della Sasa hanno accumulato pesanti ritardi, con corse saltate e passeggeri infuriati. Purtroppo si tratta di una situazione che si ripete spesso quando piove, perché aumenta il traffico privato lungo la statale.

 È una situazione che Marco Delli Zotti conosce bene, essendo rappresentante del Comune di Laives nel consiglio di amministrazione della Sasa. «Tra coloro che attendevano l’autobus l’altra mattina c’ero anch’io - dice Delli Zotti - e confesso che mi è sembrato assurdo dover attendere parecchio un autobus per vedermi poi passare davanti uno vuoto con la scritta “fuori servizio”. La gente fatica a capire questa situazione e si irrita parecchio. Avevo già chiesto in Sasa come mai succede questo e mi avevano spiegato che, purtroppo, quando un autobus accumula questi ritardi, per recuperare il tempo perduto è necessario farlo viaggiare a vuoto, altrimenti si creerebbe una disfunzione che si rifletterebbe per tutto il giorno. Così il primo autobus tira dritto senza caricare nessuno, mentre subito dietro solitamente arriva l’altro che ripristina le normali cadenze nel limite del possibile».

 Altro nodo da sciogliere è quello della linea circolare che serve anche Vadena, fino a raggiungere la stazione ferroviaria di Bronzolo. In questo caso a lamentarsi sono spesso gli studenti: succede che non si riesca a rispettare le coincidenze dei treni locali. «Diversi mi hanno riferito di questo disagio - conferma Delli Zotti - e sono deciso a verificare quanto prima di persona come funziona il pullman circolare. Vero è però che sulla determinazione degli orari e sulla gestione delle linee, la parola principale spetta allo assessorato provinciale ai trasporti da cui partono tutte le direttive in merito a ciò che la Sasa deve o non deve fare. So che ci sono richieste anche dai residenti a Pineta monte per il capolinea presso l’albergo Rotwand».






Toggenburg: inutilizzata un’area per il terziario

ALTO ADIGE - SABATO, 01 NOVEMBRE 2008


















 
Centocinquanta metri quadri nella zona di espansione
 
 
 LAIVES. Nel piano per la zona di espansione Toggenburg 1 sono stati inseriti 150 metri quadrati destinati a terziario, ma ben pochi oggi sono disposti a scommettere che quello spazio sarà effettivamente utilizzato. Non ci crede l’Ipes, nelle cui costruzioni quello spazio troverà posto, tant’è che ha detto «grazie ma non ci interessa»; non ci crede in definitiva neppure la stessa giunta comunale che comunque quello spazio lo ha previsto e lo pagherà in termini di infrastrutture. «Quei 150 metri - spiega il sindaco - potrebbero essere occupati da un negozio, tenuto conto che la zona Toggenburg 1 verrà poi affiancata dalla Toggenburg 2, oppure da un altro esercizio pubblico, pensando che lì accanto verrà anche costruito il nuovo asilo. Ma l’Ipes ci ha già detto di no, spiegando che laddove ha realizzato spazi del genere poi non è riuscita ad affittarli e finiscono per servire ad attività completamente diverse, vedi le riunioni di condominio. È probabile che sia così e in merito ci sono esempi a Bolzano; un negozio tradizionale farebbe fatica a sopravvivere e con i tempi che corrono pochi hanno voglia di rischiare se non sono più che sicuri dei risultati. Noi comunque teniamo in piedi i 150 metri quadrati di terziario, che potrebbero magari servire in futuro per un ambulatorio, e pagheremo la quota di oneri di urbanizzazione relativa a quello spazio. Certo se poi dovesse aprire qualcosa ne riparleremo».

 Il rione di Pineta alta, dove sorgeranno le zone di espansione Toggenburg 1 e 2, pur essendo oramai un quartiere densamente abitato, non ha mai avuto un negozio di alimentari o altro. (b.c.)






Toggenburg: inutilizzata un’area per il terziario

ALTO ADIGE - SABATO, 01 NOVEMBRE 2008


















 
Centocinquanta metri quadri nella zona di espansione
 
 
 LAIVES. Nel piano per la zona di espansione Toggenburg 1 sono stati inseriti 150 metri quadrati destinati a terziario, ma ben pochi oggi sono disposti a scommettere che quello spazio sarà effettivamente utilizzato. Non ci crede l’Ipes, nelle cui costruzioni quello spazio troverà posto, tant’è che ha detto «grazie ma non ci interessa»; non ci crede in definitiva neppure la stessa giunta comunale che comunque quello spazio lo ha previsto e lo pagherà in termini di infrastrutture. «Quei 150 metri - spiega il sindaco - potrebbero essere occupati da un negozio, tenuto conto che la zona Toggenburg 1 verrà poi affiancata dalla Toggenburg 2, oppure da un altro esercizio pubblico, pensando che lì accanto verrà anche costruito il nuovo asilo. Ma l’Ipes ci ha già detto di no, spiegando che laddove ha realizzato spazi del genere poi non è riuscita ad affittarli e finiscono per servire ad attività completamente diverse, vedi le riunioni di condominio. È probabile che sia così e in merito ci sono esempi a Bolzano; un negozio tradizionale farebbe fatica a sopravvivere e con i tempi che corrono pochi hanno voglia di rischiare se non sono più che sicuri dei risultati. Noi comunque teniamo in piedi i 150 metri quadrati di terziario, che potrebbero magari servire in futuro per un ambulatorio, e pagheremo la quota di oneri di urbanizzazione relativa a quello spazio. Certo se poi dovesse aprire qualcosa ne riparleremo».

 Il rione di Pineta alta, dove sorgeranno le zone di espansione Toggenburg 1 e 2, pur essendo oramai un quartiere densamente abitato, non ha mai avuto un negozio di alimentari o altro. (b.c.)






Bus di linea, «saltate» alcune corse

ALTO ADIGE - SABATO, 01 NOVEMBRE 2008





















 
Sotto la pioggia l’attesa (anche inutile) dei passeggeri. Proteste
 
Maltempo, caos del traffico a Bolzano e folla al cimitero: un cocktail micidiale ha causato pesanti disagi ieri mattina




 LAIVES. Pioggia insistente e vigilia delle festività di Ognissanti hanno determinato il caos totale sulla statale 12 nelle ore di punta di ieri mattina con il risultato che anche gli orari di passaggio degli autobus Sasa lungo la linea 2 sono saltati. C’è stato anche chi ha atteso per oltre mezz’ora l’arrivo dell’autobus alla fermata e così, inevitabilmente, il nervosismo era notevole.

 Il caos per gli autobus ha riguardato sia l’andata che il ritorno da Bolzano. I minuti di ritardo sono iniziati già nel capoluogo altoatesino. In questi giorni c’è il “nodo” del cimitero di Oltrisarco da superare e lì, ancora minuti preziosi persi nel traffico. Quando sono arrivati a Laives i pullman si sono trovati irrimediabilmente imbottigliati nella colonna perenne di via Kennedy. Al capolinea di Bronzolo, tanto per fare un esempio, l’autobus della linea 2 che come da tabella doveva transitare alle 10.2, in realtà è arrivato alle 10.30, mezz’ora circa di ritardo, con la gente alle fermate irritata. Al ritorno verso Bolzano stessa musica con una consolazione: non ci sono stati blocchi a causa dei lavori di disgaggio tra Pineta e Laives, altrimenti sarebbe stato uno scenario da incubo. Gli habituè del trasporto pubblico hanno notato anche che gli autobus della Sad ci mettono meno a raggiungere Bolzano, nonostante per buona parte facciano lo stesso percorso di quelli della Sasa. Ma bisogna aggiungere che, stranamente, sono ancora molto poche le persone che se ne servono a Bronzolo e a Laives, pur sapendo che per quanto riguarda il ticket, funziona come con gli altri mezzi di trasporto pubblico perché il biglietto è integrato, ferrovia compresa.

 Una soluzione a questo problema? Per ora non c’è e non ci sarà probabilmente fino a quando non sarà completata la variante alla statale 12. Gli autobus pubblici non hanno alternative alla via Kennedy con il caos che la caratterizza e infatti, tutte le buone volontà sono andate regolarmente ad infrangersi contro questo scenario. Rimane il treno, che effettivamente negli ultimi anni ha visto aumentare notevolmente il numero di passeggeri. Però non è agevole per tutti, sia perché le stazioni ferroviarie sono normalmente lontane dal centro abitato e sia perché tanti lavoratori pendolari una volta a Bolzano, debbono recarsi lontano dalla zona della stazione ferroviaria.

























«Le coincidenze non rispettate alla stazione dei treni»
 
Ancora proteste dei pendolari: contrattempi al mattino e subito dopo mezzogiorno


 LAIVES. Continuano i disagi per i pendolari che ogni giorno usano il treno per recarsi da Laives a Bolzano a lavorare e che evitano di inquinare e di far aumentare il traffico già caotico. Proprio dipendenti e studenti ribadiscono che «Per raggiungere la stazione di Laives è in funzione un bus navetta. Quello che dovrebbe arrivare in stazione per permettere di salire sul treno delle 7.43, arriva regolarmente tardi, rischiando quasi sempre di far perde il treno a chi lo utilizza». Vi sono mattine che arriva in stazione 10 minuti dopo che il treno era partito costringendo una ventina di persone ad aspettare il treno successivo (quello delle 8.13) stando fermi all’aperto visto che non c’è ancora una costruzione chiusa dove ripararsi) per circa mezz’ora. I pendolari si chiedono «A cosa serve un servizio di bus navetta istituito per collegarsi al treno se non combaciano gli orari dei due mezzi di trasporto... Stessa cosa con il treno che arriva a Laives alle 13.15: se ritarda di 2 minuti, il bus navetta (anche se le persone stanno scendendo dal treno) non aspetta e parte, costringendo le persone a farsi la strada a piedi fino in città (25 minuti). Molti di noi hanno i figli che escono da scuola e vengono a casa a pranzo e non trovano nessuno ad aspettarli». Da qui la richiesta ai responsabili dei servizi (definiti «disservizi») di prendere i necessari provvedimenti».













Bus di linea, «saltate» alcune corse

ALTO ADIGE - SABATO, 01 NOVEMBRE 2008





















 
Sotto la pioggia l’attesa (anche inutile) dei passeggeri. Proteste
 
Maltempo, caos del traffico a Bolzano e folla al cimitero: un cocktail micidiale ha causato pesanti disagi ieri mattina




 LAIVES. Pioggia insistente e vigilia delle festività di Ognissanti hanno determinato il caos totale sulla statale 12 nelle ore di punta di ieri mattina con il risultato che anche gli orari di passaggio degli autobus Sasa lungo la linea 2 sono saltati. C’è stato anche chi ha atteso per oltre mezz’ora l’arrivo dell’autobus alla fermata e così, inevitabilmente, il nervosismo era notevole.

 Il caos per gli autobus ha riguardato sia l’andata che il ritorno da Bolzano. I minuti di ritardo sono iniziati già nel capoluogo altoatesino. In questi giorni c’è il “nodo” del cimitero di Oltrisarco da superare e lì, ancora minuti preziosi persi nel traffico. Quando sono arrivati a Laives i pullman si sono trovati irrimediabilmente imbottigliati nella colonna perenne di via Kennedy. Al capolinea di Bronzolo, tanto per fare un esempio, l’autobus della linea 2 che come da tabella doveva transitare alle 10.2, in realtà è arrivato alle 10.30, mezz’ora circa di ritardo, con la gente alle fermate irritata. Al ritorno verso Bolzano stessa musica con una consolazione: non ci sono stati blocchi a causa dei lavori di disgaggio tra Pineta e Laives, altrimenti sarebbe stato uno scenario da incubo. Gli habituè del trasporto pubblico hanno notato anche che gli autobus della Sad ci mettono meno a raggiungere Bolzano, nonostante per buona parte facciano lo stesso percorso di quelli della Sasa. Ma bisogna aggiungere che, stranamente, sono ancora molto poche le persone che se ne servono a Bronzolo e a Laives, pur sapendo che per quanto riguarda il ticket, funziona come con gli altri mezzi di trasporto pubblico perché il biglietto è integrato, ferrovia compresa.

 Una soluzione a questo problema? Per ora non c’è e non ci sarà probabilmente fino a quando non sarà completata la variante alla statale 12. Gli autobus pubblici non hanno alternative alla via Kennedy con il caos che la caratterizza e infatti, tutte le buone volontà sono andate regolarmente ad infrangersi contro questo scenario. Rimane il treno, che effettivamente negli ultimi anni ha visto aumentare notevolmente il numero di passeggeri. Però non è agevole per tutti, sia perché le stazioni ferroviarie sono normalmente lontane dal centro abitato e sia perché tanti lavoratori pendolari una volta a Bolzano, debbono recarsi lontano dalla zona della stazione ferroviaria.

























«Le coincidenze non rispettate alla stazione dei treni»
 
Ancora proteste dei pendolari: contrattempi al mattino e subito dopo mezzogiorno


 LAIVES. Continuano i disagi per i pendolari che ogni giorno usano il treno per recarsi da Laives a Bolzano a lavorare e che evitano di inquinare e di far aumentare il traffico già caotico. Proprio dipendenti e studenti ribadiscono che «Per raggiungere la stazione di Laives è in funzione un bus navetta. Quello che dovrebbe arrivare in stazione per permettere di salire sul treno delle 7.43, arriva regolarmente tardi, rischiando quasi sempre di far perde il treno a chi lo utilizza». Vi sono mattine che arriva in stazione 10 minuti dopo che il treno era partito costringendo una ventina di persone ad aspettare il treno successivo (quello delle 8.13) stando fermi all’aperto visto che non c’è ancora una costruzione chiusa dove ripararsi) per circa mezz’ora. I pendolari si chiedono «A cosa serve un servizio di bus navetta istituito per collegarsi al treno se non combaciano gli orari dei due mezzi di trasporto... Stessa cosa con il treno che arriva a Laives alle 13.15: se ritarda di 2 minuti, il bus navetta (anche se le persone stanno scendendo dal treno) non aspetta e parte, costringendo le persone a farsi la strada a piedi fino in città (25 minuti). Molti di noi hanno i figli che escono da scuola e vengono a casa a pranzo e non trovano nessuno ad aspettarli». Da qui la richiesta ai responsabili dei servizi (definiti «disservizi») di prendere i necessari provvedimenti».













venerdì 31 ottobre 2008

IL DOPO-TOMMASINI

ALTO ADIGE - VENERDÌ, 31 OTTOBRE 2008





















 
Grandi manovre al centro
 
Mercoledì riunione di maggioranza sulla giunta


 LAIVES. Fino a mercoledì prossimo tutte le ipotesi relative al dopo Tommasini in giunta rimangono in discussione tra i gruppi che compongono la coalizione di maggioranza. «Mercoledì ci riuniremo per valutare lo scenario venutosi a creare dopo che l’assessore Christian Tommasini è stato eletto nel consiglio provinciale - dice il sindaco Polonioli -, e finora non ci sono contatti con altri». Parole confermate anche dal consigliere Enzo Nesi, capogruppo di «Città Nuova», che insieme al collega Luca Rapaggi viene indicato in avvicinamento all’Udc di Alessandro Folchini, l’attuale vice presidente del consiglio comunale. «Il rapporto con Alessandro Folchini è sempre stato ottimo - spiega Nesi - e mia moglie si è anche candidata alle provinciali nell’Udc come indipendente. Al di là di questo però non vi è altro da aggiungere e non ne abbiamo neppure parlato io e Rapaggi, dato che lui è assente per qualche giorno da Laives. Quando rientrerà ovviamente affronteremo l’argomento anche nella prospettiva di qualche mutamento politico, ma intanto siamo e rimaniamo la lista civica Città Nuova». Nesi e Rapaggi probabilmente scioglieranno le riserve entro mercoledì.