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lunedì 5 gennaio 2009

«Ci serve un ufficio legale»










 
ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 31 DICEMBRE 2008




























 
L’esecutivo si difende: «Ma manca uno specialista». Problemi per l’urbanistica


Polonioli: ci siamo rivolti a Bolzano ma senza successo
 
IL CASO La Corte dei Conti indaga sulla giunta


 LAIVES. La prima cosa che dicono i rappresentanti della giunta comunale di fronte all’iniziativa della Corte dei Conti e che «sono tranquilli» e convinti di avere agito correttamente anche nel caso della consulenza affidata ad un avvocato. «Da quanto ho capito - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - ci contesterebbero di avere affidato all’esterno una consulenza legale che si poteva fare con i nostri uffici. Ebbene, noi non abbiamo un ufficio legale del Comune e non ci sono nemmeno per i settori più importanti. Sappiamo invece, anche da episodi che sono capitati negli anni, che il settore urbanistica è particolarmente delicato e complesso e così per sicurezza abbiamo incaricato l’avvocato Manfred Natzeler, che ha lavorato per Provincia e Comune di Bolzano ed è uno dei massimi esperti del settore. Quanto al compenso concordato, lo riteniamo congruo, sia rispetto alle tariffe applicate dall’ordine degli avvocati e sia per la qualità del lavoro che ha svolto. Ritengo che un sostegno così qualificato vada a favore di tutti perché si traduce in un minor rischio di contenziosi e quindi meno soldi da spendere in tribunali».

 Polonioli poi puntualizza che l’iniziativa della Corte dei Conti è per ora solamente un invito a presentare osservazioni sul caso entro 30 giorni e niente altro. Poi spiega anche che il Comune di Laives, essendo privo di un ufficio legale, aveva anche tentato la strada della collaborazione con il Comune di Bolzano: «Il sindaco Spagnoli era disponibile a che l’avvocato del suo Comune facesse consulenze anche per noi - afferma Polonioli - ma poi si è mezzo di mezzo l’Ordine degli avvocati che ha impedito questa collaborazione tra due Comuni».

 Effettivamente, negli anni scorsi, dall’urbanistica sono derivati per il Comune di Laives diversi problemi, vedi ad esempio il caso Gabbia o quello della «Haus Perathoner» e anche, da ultimo, il caso della mansarda di Pineta sollevato dall’ex consigliere Mario Zorzi. È evidente che trattando questa materia così spinosa occorra avere alle spalle la consulenza di qualche esperto del settore altrimenti i problemi - e, nella maggior parte dei casi, i ricorsi al Tar - sono scontati. (b.c.)








«Ci serve un ufficio legale»










 
ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 31 DICEMBRE 2008




























 
L’esecutivo si difende: «Ma manca uno specialista». Problemi per l’urbanistica


Polonioli: ci siamo rivolti a Bolzano ma senza successo
 
IL CASO La Corte dei Conti indaga sulla giunta


 LAIVES. La prima cosa che dicono i rappresentanti della giunta comunale di fronte all’iniziativa della Corte dei Conti e che «sono tranquilli» e convinti di avere agito correttamente anche nel caso della consulenza affidata ad un avvocato. «Da quanto ho capito - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - ci contesterebbero di avere affidato all’esterno una consulenza legale che si poteva fare con i nostri uffici. Ebbene, noi non abbiamo un ufficio legale del Comune e non ci sono nemmeno per i settori più importanti. Sappiamo invece, anche da episodi che sono capitati negli anni, che il settore urbanistica è particolarmente delicato e complesso e così per sicurezza abbiamo incaricato l’avvocato Manfred Natzeler, che ha lavorato per Provincia e Comune di Bolzano ed è uno dei massimi esperti del settore. Quanto al compenso concordato, lo riteniamo congruo, sia rispetto alle tariffe applicate dall’ordine degli avvocati e sia per la qualità del lavoro che ha svolto. Ritengo che un sostegno così qualificato vada a favore di tutti perché si traduce in un minor rischio di contenziosi e quindi meno soldi da spendere in tribunali».

 Polonioli poi puntualizza che l’iniziativa della Corte dei Conti è per ora solamente un invito a presentare osservazioni sul caso entro 30 giorni e niente altro. Poi spiega anche che il Comune di Laives, essendo privo di un ufficio legale, aveva anche tentato la strada della collaborazione con il Comune di Bolzano: «Il sindaco Spagnoli era disponibile a che l’avvocato del suo Comune facesse consulenze anche per noi - afferma Polonioli - ma poi si è mezzo di mezzo l’Ordine degli avvocati che ha impedito questa collaborazione tra due Comuni».

 Effettivamente, negli anni scorsi, dall’urbanistica sono derivati per il Comune di Laives diversi problemi, vedi ad esempio il caso Gabbia o quello della «Haus Perathoner» e anche, da ultimo, il caso della mansarda di Pineta sollevato dall’ex consigliere Mario Zorzi. È evidente che trattando questa materia così spinosa occorra avere alle spalle la consulenza di qualche esperto del settore altrimenti i problemi - e, nella maggior parte dei casi, i ricorsi al Tar - sono scontati. (b.c.)








Voglia di teatro «frenata» dalla crisi










 
ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 30 DICEMBRE 2008




























 
di Bruno Canali
 
Frazza conferma: meno gente del solito anche per Andrea Castelli
 
Emerge un altro dato «I testi in dialetto favoriti dal pubblico»


 LAIVES. Gli operatori teatrali sono convinti che sia soprattutto la crisi economica, sta di fatto che si nota oramai una certa «disaffezione» verso qualunque proposta venga fatta, a meno che non sia gratuita. Succede così ad esempio per la rassegna teatrale «Stefano Fait». Si tratta della 29esima edizione in corso al teatro aula: registra qualche “vuoto” tra le poltroncine anche quando, come di recente, arriva un beniamino del pubblico locale come Andrea Castelli.

 Conferma Loris Frazza, neo assessore comunale alla cultura nonché operatore teatrale da una vita (è segretario nazionale della Uilt) e guida il teatro Cristallo di Bolzano): «Castelli è un artista che a Laives ha sempre ottenuto successi travolgenti. Negli anni scorsi, tanto per dire, quando recitava si programmavano 3 serate e tutte riempivano la sala dell’aula magna. Questa volta le serate sono state due e nonostante questo, effettivamente qualche poltroncina vuota è rimasta».

 Secondo Frazza, il problema maggiore è determinato dalla crisi economica che tocca oramai pesantemente le tasche di tutte le famiglie. «Anche al teatro Cristallo a Bolzano - continua Frazza - si registra mediamente una flessione di presenze durante la stagione, salvo appuntamenti dove non si paga e si fa puntualmente il pieno di pubblico. Nonostante prezzi decisamente popolari, come quelli applicati alla rassegna dialettale di Laives, non si riesce comunque più a riempire la sala e al di là degli affezionati che hanno acquistato i ticket molto in anticipo, notiamo che la sera dello spettacolo arriva sempre meno gente al botteghino. Un tempo invece era diverso e c’era sempre chi, avendo visto sul giornale che c’era lo spettacolo, decideva all’ultimo momento di andare a teatro».

 In questo scenario poco entusiasmante, proprio la Filodrammatica di Laives, per espressa volontà del suo regista Roby De Tomas, questa volta alla rassegna porterà un lavoro in lingua italiana invece che in vernacolo trentino. Il testo scelto è quello del «Diario di Anna Frank», una scelta che ha destato qualche perplessità anche tra gli stessi attori della compagnia più legati alla tradizione. Il regista però la difende a spada tratta e quindi, in marzo, quando verrà proposta, si potrà verificare l’effetto che avrà su un pubblico che per la maggior parte è legato al teatro dialettale che è considerato più «leggero».

 «È indubbio che il pubblico tradizionale della rassegna preferisca il dialetto - dice Frazza - e su questo anche in seno alla compagnia si è sviluppata una riflessione prima di operare la scelta. Vedremo come verrà recepita dal pubblico, ma di certo, una commedia come “Segue farsa”, riscuote maggiori consensi tra quello locale e infatti, nonostante abbia diversi mesi di programmazione alle spalle oramai, ce la chiedono continuamente. Si tratta di un pubblico al quale interessa di più il divertimento, la parte comica e accattivante dello spettacolo rispetto alla qualità prettamente artistica, che è cosa diversa». E anche questo è uno spunto di riflessione.








Voglia di teatro «frenata» dalla crisi










 
ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 30 DICEMBRE 2008




























 
di Bruno Canali
 
Frazza conferma: meno gente del solito anche per Andrea Castelli
 
Emerge un altro dato «I testi in dialetto favoriti dal pubblico»


 LAIVES. Gli operatori teatrali sono convinti che sia soprattutto la crisi economica, sta di fatto che si nota oramai una certa «disaffezione» verso qualunque proposta venga fatta, a meno che non sia gratuita. Succede così ad esempio per la rassegna teatrale «Stefano Fait». Si tratta della 29esima edizione in corso al teatro aula: registra qualche “vuoto” tra le poltroncine anche quando, come di recente, arriva un beniamino del pubblico locale come Andrea Castelli.

 Conferma Loris Frazza, neo assessore comunale alla cultura nonché operatore teatrale da una vita (è segretario nazionale della Uilt) e guida il teatro Cristallo di Bolzano): «Castelli è un artista che a Laives ha sempre ottenuto successi travolgenti. Negli anni scorsi, tanto per dire, quando recitava si programmavano 3 serate e tutte riempivano la sala dell’aula magna. Questa volta le serate sono state due e nonostante questo, effettivamente qualche poltroncina vuota è rimasta».

 Secondo Frazza, il problema maggiore è determinato dalla crisi economica che tocca oramai pesantemente le tasche di tutte le famiglie. «Anche al teatro Cristallo a Bolzano - continua Frazza - si registra mediamente una flessione di presenze durante la stagione, salvo appuntamenti dove non si paga e si fa puntualmente il pieno di pubblico. Nonostante prezzi decisamente popolari, come quelli applicati alla rassegna dialettale di Laives, non si riesce comunque più a riempire la sala e al di là degli affezionati che hanno acquistato i ticket molto in anticipo, notiamo che la sera dello spettacolo arriva sempre meno gente al botteghino. Un tempo invece era diverso e c’era sempre chi, avendo visto sul giornale che c’era lo spettacolo, decideva all’ultimo momento di andare a teatro».

 In questo scenario poco entusiasmante, proprio la Filodrammatica di Laives, per espressa volontà del suo regista Roby De Tomas, questa volta alla rassegna porterà un lavoro in lingua italiana invece che in vernacolo trentino. Il testo scelto è quello del «Diario di Anna Frank», una scelta che ha destato qualche perplessità anche tra gli stessi attori della compagnia più legati alla tradizione. Il regista però la difende a spada tratta e quindi, in marzo, quando verrà proposta, si potrà verificare l’effetto che avrà su un pubblico che per la maggior parte è legato al teatro dialettale che è considerato più «leggero».

 «È indubbio che il pubblico tradizionale della rassegna preferisca il dialetto - dice Frazza - e su questo anche in seno alla compagnia si è sviluppata una riflessione prima di operare la scelta. Vedremo come verrà recepita dal pubblico, ma di certo, una commedia come “Segue farsa”, riscuote maggiori consensi tra quello locale e infatti, nonostante abbia diversi mesi di programmazione alle spalle oramai, ce la chiedono continuamente. Si tratta di un pubblico al quale interessa di più il divertimento, la parte comica e accattivante dello spettacolo rispetto alla qualità prettamente artistica, che è cosa diversa». E anche questo è uno spunto di riflessione.








In aumento gli abbonati della Sad









 






Stanziati i rimborsi





LAIVES. Il successo dell’iniziativa, avviata lo scorso anno, di sostenere i nuovi abbonamenti al trasporto pubblico con una quota e di favorire anche i rinnovi, si misura dalla somma che il Comune impegna. Quest’anno la giunta da deliberato una quota di 34 mila euro e il vice sindaco è molto soddisfatto dell’accoglienza che ha avuto questa scelta che punta ad incentivare l’uso del mezzo pubblico rispetto a quello privato. I soldi stanziati dalla giunta comunale ieri riguardano intanto il servizio svolto dalla Sad. Chi acquista un abbonamento extraurbano riceve un bonus di 10 euro (da chiedere come rimborso) mentre chi lo rinnova può chiedere 5 euro di rimborso. Altrettanto viene fatto anche per chi acquista un abbonamento per la Sasa oppure decide di rinnovarlo.

 Altra decisione di giunta in questo sorcio di anno ha riguardato un contributo di 547 euro alla scuola materna tedesca per i festeggiamenti natalizi e quindi il benestare all’appalto dei lavori per la trivellazione di un nuovo pozzo entro l’area del parco pubblico di via Marconi. Approfittando dei lavori di ampliamento del parco, verrà trivellato il nuovo pozzo per captare l’acqua potabile dalle falde sotterranee: il collegamento sotto via Marconi con l’acquedotto comunale è già stato posato a suo tempo e adesso si tratta di realizzare il pozzo all’interno dell’area protetta. (b.c.)

In aumento gli abbonati della Sad









 






Stanziati i rimborsi





LAIVES. Il successo dell’iniziativa, avviata lo scorso anno, di sostenere i nuovi abbonamenti al trasporto pubblico con una quota e di favorire anche i rinnovi, si misura dalla somma che il Comune impegna. Quest’anno la giunta da deliberato una quota di 34 mila euro e il vice sindaco è molto soddisfatto dell’accoglienza che ha avuto questa scelta che punta ad incentivare l’uso del mezzo pubblico rispetto a quello privato. I soldi stanziati dalla giunta comunale ieri riguardano intanto il servizio svolto dalla Sad. Chi acquista un abbonamento extraurbano riceve un bonus di 10 euro (da chiedere come rimborso) mentre chi lo rinnova può chiedere 5 euro di rimborso. Altrettanto viene fatto anche per chi acquista un abbonamento per la Sasa oppure decide di rinnovarlo.

 Altra decisione di giunta in questo sorcio di anno ha riguardato un contributo di 547 euro alla scuola materna tedesca per i festeggiamenti natalizi e quindi il benestare all’appalto dei lavori per la trivellazione di un nuovo pozzo entro l’area del parco pubblico di via Marconi. Approfittando dei lavori di ampliamento del parco, verrà trivellato il nuovo pozzo per captare l’acqua potabile dalle falde sotterranee: il collegamento sotto via Marconi con l’acquedotto comunale è già stato posato a suo tempo e adesso si tratta di realizzare il pozzo all’interno dell’area protetta. (b.c.)

domenica 28 dicembre 2008

Palazzetto, carenza di soldi

ALTO ADIGE - DOMENICA, 28 DICEMBRE 2008





















 
Rischia una battuta d’arresto il progetto di ristrutturazione completa dell’impianto
 
L’assessore Gerolimon: forse un assestamento di bilancio


 LAIVES. Rischia una battuta d’arresto il progetto di ristrutturazione completa del palazzetto dello sport e questo per carenza di fondi a disposizione. «Ci mancano attualmente 900 mila euro per portare a compimento questo importante intervento - dice l’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon - e vedremo se sarà possibile trovare questi soldi in occasione di un assestamento di bilancio».

 Il progetto, redatto dall’architetto Noselli, prevede una spesa di poco superiore ai 4 milioni di euro, un milione e 150 mila euro in più rispetto a quanto preventivato inizialmente. Questa lievitazione del prezzo è stata determinata dalla necessità di aggiornare la parte relativa alla sicurezza antincendio secondo le recenti normative e già è disponibile il progetto esecutivo (presentato al consiglio comunale qualche tempo fa) ma, come detto, manca parte del finanziamento e questo costringe a rivedere il calendario dell’appalto.

 In base a quanto previsto dal progettista, tutto il palazzetto dello sport verrà rivisto e verranno aggiunti dei nuovi volumi. Tra le cose più importanti, l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche esistenti, con la costruzione di un ascensore che porterà direttamente alle tribune le quali verranno dotate di una scala di sicurezza in caso di fuga. A «frenare» il progetto ora potrebbe arrivare la carenza di finanziamenti. (b.c.)