Ancora una volta, più che un disegno complessivo ancorato a dati certi, sembrano essere le esigenze di cassa ad indirizzare gli interventi della giunta di Laives.
Ci riferiamo in questo caso al progetto sponsorizzato dall’assessore Gerolimon di abbattere l’attuale edificio della scuola materna di Pineta e di vendere ai privati il terreno. Si tratta certamente di un’area appetibile sulla quale costruire, ma in questo modo alla frazione verrebbe sottratta l’unica possibilità di rimediare agli errori del passato quando, in mancanza di un piano regolatore, si è costruito senza pensare che per fare un paese non è sufficiente edificare case, ma occorre che contemporaneamente vengano progettati spazi ricreativi, verde, servizi e quant’altro. Con l’operazione proposta dal responsabile dei lavori pubblici verrebbe definitivamente vanificata la possibilità di dare una fisionomia al vecchio centro con la creazione, ad esempio, di una piccola piazza, di un parco giochi, di un punto di ritrovo di cui si sente la mancanza.
Inoltre l’assicurazione che non verranno costruiti mostri edilizi non ci tranquillizza affatto, ma semmai ci fa sospettare che vi sia chi spinga per operazioni speculative di cui la nostra frazione non ha certo bisogno.
Più volte abbiamo richiamato l’attenzione di questa maggioranza sulla necessità di coinvolgere la popolazione nella programmazione degli spazi urbanistici e per Pineta la necessità di valutare l’opportunità di un polo scolastico unico che accorpi asilo nido, scuola materna ed elementari individuando contemporaneamente le altre strutture necessarie alla comunità della frazione. Ciò permetterebbe di liberare un’area considerevole aprendo una possibilità di recupero razionale dei pochi spazi esistenti nel vecchio abitato.
Insomma ribadiamo che questo modo di procedere senza una visione complessiva non ci piace e che quindi contrasteremo con tutte le nostre forze questo progetto: lo spazio occupato oggi dalla scuola materna appartiene a tutti gli abitanti della frazione e a loro disposizione deve restare.
Rifondazione Comunista - Laives
Nessun commento:
Posta un commento