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venerdì 21 settembre 2007

Caso Gabbia - Respinta la richiesta di trasparenza

Il successo personale del primo cittadino alle passate elezioni aveva in qualche modo fatto auspicare che si potesse sganciare dalle pressioni dei partiti e delle conventicole più o meno presenti tra le forze che lo appoggiavano. La presenza per la prima volta in maggioranza di volti nuovi sembrava essere garanzia per comportamenti diversi.


Il programma, poi, aveva numerosi aspetti condivisibili e caratteristiche in parte innovative che sin dal primo momento gli avevamo riconosciuto.


Insomma vi era la possibilità di dare una svolta effettiva alla vita politico-amministrativa della nostra città, ma  la presenza di forze fortemente ancorate a vecchie concezioni della politica ed alla loro capacità di condizionamento sembra aver vanificato quella speranza.


Il punto dolente è quello della trasparenza.


Non è informatizzando il comune o con qualche dichiarazione di principio che si ottiene un rapporto nuovo con i cittadini e nemmeno mettendo qualche vetrata sul brutto edificio del municipio.


Sulla vicenda che ruota intorno al consigliere Gabbia sarebbe stata necessaria innanzitutto un’iniziativa autonoma della maggioranza che sgombrasse i dubbi da ogni sospetto e, successivamente, una capacità politica di gestire anche le legittime richieste delle opposizioni. Invece si è preferito chiudersi a riccio, incapaci di dare risposte credibili e non si è avuta né la commissione d’inchiesta invocata dalle opposizioni, ed in un primo momento promessa, né altro.


Vi sono atti, decisioni, condotte, che tendono a segnare in maniera quasi indelebile la vita di un’amministrazione. Ne determinano per così dire la natura, in positivo o in negativo. Sono la cartina di tornasole di un modo di gestire la cosa pubblica. Certo è difficile quando si ereditano i pesi del passato uscirne in modo limpido. Ma era qui, in questo campo, in questi frangenti, che si chiedeva di dar prova del proprio valore.


Sapersi sottrarre a logiche di appartenenza e di casta, forse avrebbe creato grossi problemi con alcuni alleati, ma non fare chiarezza sulle responsabilità politiche della vicenda è stata una scelta infelice che segnerà in maniera profonda e duratura questa amministrazione.


 


Rifondazione Comunista - Laives

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