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lunedì 26 dicembre 2011

IL COMITATO SI SCIOGLIE MA NON SCOMPARE

IL COMITATO SI SCIOGLIE MA NON SCOMPARE

Nello scorso fine settimana si è tenuta una riunione molto partecipata del Comitato per il referendum contro lo stadio nella quale è stata fatta una valutazione della vicenda legata alla costruzione della cosiddetta “casa per il Suedtirol”. É stata l’occasione per un riconoscimento del lavoro svolto dai consiglieri Castelli e Perathoner, ma soprattutto dai rappresentanti del Bauernbund i quali, con grande coerenza, forti delle ragioni che li muovevano, hanno saputo resistere agli attacchi scomposti di cui sono stati oggetto.
Ribadiamo che quelle ragioni, che non possono essere assolutamente ridotte a gretto interesse di parte, rispondevano ad un sentire diffuso in larghe parti della popolazione e coincidevano largamente con le nostre motivazioni. È stato quindi valutato positivamente il ruolo svolto dal comitato che, senza precipitare gli eventi, ha saputo attendere l’esplodere delle contraddizioni interne alla maggioranza, contribuendo così al risultato odierno. Ruolo non solo di critica, ma di informazione, di stimolo e di proposta.
Durante la serata oltre alla naturale soddisfazione per l’esito della vicenda sono però emerse forti preoccupazioni per il futuro di Laives e una crescente sfiducia  nei confronti di una classe politica incapace di autocritica, ma pervicacemente aggrappata al potere.
Il nuovo programma, sottoscritto finora solo da 15 consiglieri, sembra essere ancora una volta troppo indeterminato, senza scadenze precise e passibile di diverse interpretazioni. La necessità di assicurarsi l’appoggio dell’UDC, e forse anche della Lega, non permette di scendere nei particolari delle proposte e le visioni differenti di cui sono portatrici le varie parti, i rancori mal sopiti per gli scambi di accuse che continuano anche in questi giorni, sono forieri di nuovi contrasti.
In particolare sembrano improbabili convergenze univoche su centrale di pompaggio, nuovo lido, riqualificazione della via Kennedy, nuova piazza, piano urbanistico con le numerose zone di recupero, riqualificazione di San Giacomo e futuro della sua scuola elementare, collegamento di Pineta con la zona Galizia… Tutte questioni che se non affrontate con il contributo dei cittadini e con una visione condivisa, sono suscettibili di incidere negativamente sul futuro del nostro territorio.
Partendo da questa constatazione i presenti sono apparsi determinati nel continuare l’esperienza di questi mesi e quindi  nei prossimi giorni verranno valutate le forme ed i modi con cui continuare ad essere presenti, da cittadini, sulle scelte importanti per il futuro del nostro comune cercando di assicurare anche una continuità generazionale al lavoro che si intende intraprendere..
Una sorta di osservatorio politico alternativo, anche nel metodo, all’attuale classe politica che ci amministra, capace di interloquire con i partiti, ma rimanendone completamente autonomo.
R. Grasso
Comitato per il referendum contro lo stadio

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